Legittima difesa, via libera alla Camera. Un quarto dei 5s non vota, striscioni Fi: “Una cosa di centrodestra”

La legittima difesa supera lo scoglio della Camera. Con 373 sì, 104 no e due astenuti l’aula di Montecitorio ha dato via libera il provvedimento caro a Matteo Salvini, ora atteso nuovamente al Senato per la terza lettura, prima di diventare legge. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia plaudono all’approvazione della prima norma proposta dal centrodestra. Addirittura, al termine della votazione, i deputati azzurri hanno esposto degli striscioni con su scritto “Finalmente una cosa di centrodestra”. Ma il presidente Roberto Fico ha censurato la manifestazione ammonendoli: “Si tratta di un inutile e increscioso gesto nei confronti dell’Aula”. Non entusiasta il Movimento 5 stelle, percorso al suo interno da una linea di dissenso: sono 25 i deputati pentastellati che non hanno partecipato al voto, oltre a 29 assenti giustificati perché in missione. In tutto, alla maggioranza sono quindi mancati 54 voti da parte dei pentastellati su 219. Lo stesso vicepremier Luigi Di Maio aveva ammesso qualche perplessità: “È sicuramente una legge della Lega, e come per l’approvazione dell’anticorruzione del M5s la Lega non era entusiasta, non è che tra noi ci sia tutto questo entusiasmo”. E ha precisato: “Non è questione di cosa c’è scritto nella legge, è il modello di Paese, il messaggio: i cittadini devono essere difesi prima di tutto dallo Stato e dalle forze dell’ordine”. Nelle fila della Lega, invece, ci sono stati 8 assenti e 13 assenti giustificati perché in missione. Con la nuova norma la difesa sarà “sempre” legittima qualora ci si trovi “in uno stato di grave turbamento”. Verranno introdotte anche pene più severe per tutti quei reati che minano la sicurezza della persona come furto, rapina e violazione di domicilio.

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