L’Ocse vede l’Italia in recessione per tutto il 2019: Pil a -0,2%

L’Ocse rivede al ribasso le sue previsioni di crescita per l’Italia, prefigurando per il 2019 un calo del Pil dello 0,2% e un progresso dello 0,5% nel 2020. E’ quanto si legge nel documento ‘Interim Economic Outlook’. L’Italia, insieme a Turchia e Argentina è l’unico Paese con il segno negativo. Il taglio è molto pesante perché le previsioni precedenti (risalenti allo scorso novembre) parlavano di una crescita dello 0,9% già più bassa delle previsioni del nostro governo attestate, prima, sull’1,5% e, poi, all’1%. Il dato prefigura un anno intero in recessione per l’Italia. L’Ocse ha rivisto al ribasso l’outlook sulla crescita mondiale. L’ente parigino prevede ora un’espansione del 3,3% per quest’anno, meno 0,2 punti rispetto alle stime precedenti. La crescita per il 2020 è attesa al 3,4% (downgrade di 0,1 punti). Anche sulla Germania c’è stato una taglio abbastanza pesante: in questo caso la sforbiciata è stata di -0,9 punti a 0,7% per il 2019 e di 0,3 punti per il 2020 al 1,1%.  Per quanto riguarda la zona euro l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha dato una sforbiciata alla previsioni sul Pil: dopo il 1,8% del 2018, il ritmo di crescita è atteso all’1% nel 2019 e all’1,2% nel 2020. “La produzione industriale è stata particolarmente debole”, si legge nel report dell’Ocse. Lo scorso anno al rallentamento hanno contribuito “una domanda estera più debole e altri fattori temporanei”, ma la debolezza del commercio interno, l’elevata l’incertezza politica e un calo della fiducia economica indicano che un rallentamento della domanda sottostante potrebbe persistere”. “Le drammatiche previsioni dell’Ocse sono un macigno su questo governo. Stanno portando il Paese in una #recessione drammatica che pagheranno tutti gli italiani. Ora smettano di perdere tempo con pistole e selfie e inizino a governare e a dare lavoro e sviluppo all’Italia”. Lo scrive su Twitter il segretario Pd Nicola Zingaretti. 

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