Pil in calo anche nel quarto trimestre. Stima rivista ma l’Italia resta in recessione tecnica

Nel quarto trimestre del 2018 il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e ha segnato una variazione nulla nei confronti del quarto trimestre del 2017. Lo segnala l’Istat nella sua nota sui ‘Conti economici trimestrali’. La variazione del Pil relativa al quarto trimestre – nel confronto col terzo – è stata rettificata al rialzo, rispetto alla stima flash di fine gennaio, da -0,2 a -0,1%. Il dato rimane comunque negativo, come quello del trimestre precedente, confermando quindi come l’Italia si trovi in recessione tecnica. Rispetto al trimestre precedente, nell’ultimo quarto del 2018 tutti i principali aggregati della domanda interna registrano aumenti, con una crescita dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dello 0,3% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,7% e dell’1,3%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,1 punti percentuali alla crescita del Pil: 0,1 punti sia i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, sia gli investimenti fissi lordi e contributo nullo della spesa delle amministrazioni pubbliche. Per contro, la variazione delle scorte ha contribuito negativamente sottraendo 0,4 punti percentuali alla variazione del Pil. L’apporto della domanda estera netta è risultato pari a 0,2 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria, diminuiti rispettivamente dell’1,1% e dello 0,5%, mentre il valore aggiunto dei servizi è cresciuto dello 0,1%. La variazione acquisita per il 2019 è infine pari a -0,1%.

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