Tav, da Telt via libera unanime ai bandi per 2,3 miliardi

Il consiglio d’amministrazione di Telt (Tunnel Euroalpine Lyon-Tourin) ha dato il via libera all’unanimità alla pubblicazione degli ‘avis de marchés’, gli inviti alle imprese a presentare le candidature per gli interventi dei lotti francesi del tunnel di base dell’alta velocità Torino-Lione. Tutti i dieci consiglieri aventi diritto, in videoconferenza tra Parigi e Roma, si sono espressi a favore, in presenza del rappresentante della Commissione Ue.  I bandi in discussione riguardavano tre lotti da 2,3 miliardi di euro complessivi per realizzare i 45 chilometri del lato francese della galleria. “L’obiettivo – fa sapere Telt in una nota diffusa al termine del cda – è di salvaguardare l’integrità della contribuzione del finanziamento europeo consentendo l’approfondimento e il libero confronto tra Italia e Francia e con l’Unione europea”. Telt conferma che “gli avvisi di avvio delle gare contengono l’esplicitazione della facoltà di interrompere senza obblighi e oneri la procedura in ogni sua fase” e si impegna a “a verificare le volontà dei due governi al termine della selezione delle candidature, prima di procedere all’invio dei capitolati di gara alle imprese”. Il Cda ha quindi “dato mandato alla Direzione generale di procedere per l’espletamento degli adempimenti per la pubblicazione degli ‘Avis de Marchés’ sulla Gazzetta europea”. Le reazioni – Il via libera agli ‘avis de marché’ sulla Tav “è il primo passo ed è un passo necessario, ma ne serviranno altri”, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per i trasporti, Enrico Brivio, spiegando che “se i lavori non procedono come previsto, per ritardi o altre ragioni, sarà necessario rivedere il grant agreement”, ovvero il contributo europeo all’opera. In sostanza, i finanziamenti europei verranno ridotti “in base al principio ‘se non usi i fondi li perdi”.  Dall’inaugurazione dello stabilimento Fincantieri Infrastructure a Valeggio sul Mincio, nel Veronese, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ribadisce: “Lavoreremo sul dossier Tav. Avrò un’interlocuzione con la Francia e con la commissione europea per approfondire le criticità emerse”. Ma, precisa che non bisogna essere ossessionati della Tav. “Io ho un problema più grande: la ripresa dell’Italia, – ha spiegato Conte – lanciare il sistema delle infrastrutture in Italia, magari con la Tav avessimo risolto il problema”. Concetto, quello della necessità di un sistema delle infrastrutture, ripreso anche da Matteo Salvini. “È una delle opere pubbliche, ci sono 300 opere fra porti, aeroporti, metanodotti; contiamo che nell’arco di qualche giorno, non qualche settimana, ci sia un decreto urgente per sbloccare i cantieri. Sono convinto che si sia sulla strada giusta. Anche il presidente del Consiglio Conte ha detto che bisogna sbloccare tutti i cantieri bloccati. Quindi, mi sembra che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Lavoriamo per andare avanti e non indietro”, ha dichiarato il Salvini al termine del Consiglio federale in via Bellerio a Milano.

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