Tav, giornate decisive. Questa sera vertice di governo. Toninelli: “Falso che mi dimetto”

Giornate decisive per la Tav e la tensione nel governo e nei rapporti tra Lega e M5S cresce. Questa sera è in programma (dalle 20,30) un vertice con Conte, Di Maio, Salvini e Toninelli. Salvini vorrebbe arrivare a una decisione (positiva, dal suo punto di vista) ma Di Maio ha fatto sapere che,prima di venerdì non ci sarà una posizione definitiva del governo. I termini della questione sono chiari: per il M5S (inteso come movimento) la Tav non si dovrebbe fare né ora né mai e qualunque progetto ridotto o “mini Tav” farebbe comunque arrabbiare i “duri e puri” che da anni si battono contro l’Alta Velocità ferroviaria Torino-Lione. Ma Di Maio avrebbe ricevuto sondaggi secondo i quali l’elettorato a 5 stelle non sarebbe così contrario, ma azzardarsi su un terreno anche minimamente “sì tav” potrebbe costare molto al M5S che, nei sondaggi (ieri sera Antonio Noto a Cartabianca) è dato al 21% con il Pd di Zingaretti al 20%. La Lega, d’altra parte è decisamente schierata sul “sì Tav” e ha, a differenza del M5S, un terreno di mediazione che è la revisione del progetto con un impatto ambientale ed economico minore. Di Maio, oggi pomeriggio (ore 15), dovrà parlarne nel question time alla Camera interrogato da Sozzani (Forza Italia). Questa mattina, alla radio (Rtl 102,5) Di Maio non è andato oltre questo ragionamento, di per sé abbastanza ovvio: “Sono d’accordo con Conte che il governo non è a rischio, ma la soluzione che troviamo deve soddisfare pienamente il nostro orientamento”. E Di Maio ha aggiunto: “Una decisione sarà presa entro venerdì perché la società Telt deve decidere se far partire i bandi”. E poi: “Mi fido di Conte. Se qualcuno crede che possa cadere il governo si sbaglia”, ma l’obiettivo deve essere “spendere i soldi per fare le opere e non fare le opere per spendere soldi”. A questo proposito, la Cgia di Mestre ha fatto due conti e definendo in 11 miliardi di euro l’investimento che l’Italia dovrebbe fare sulla Tav è arrivata alla consclusione che si tratta dell’1,4% del totale della spesa pubblica che il Paese ha in programma. Non una percentuale così rilevante. Dimissioni di Toninelli? – Se n’è parlato ieri. Secondo alcune voci, il ministro Toninelli, nel corso del vertice di governo sulla Tav, avrebbe fatto sapere di essere pronto alle dimissioni in caso di una decisione che vada nella direzione del “sì” all’opera. “E’ una fake news clamorosa” ha detto in proposito Di Maio. E lo stesso Toninelli  intervenuto con una nota ufficiale: “Smentisco seccamente le fantasiose e ridicole ricostruzioni di stampa, condite con miei virgolettati totalmente inventati, in cui si sostiene che ieri avrei ventilato o minacciato le mie dimissioni a margine dell’incontro sul progetto Tav Torino-Lione. La discussione è rimasta sempre su un piano di costruttivo e sereno confronto tra le parti”. Subito si è fatta viva, via Twitter, la dem Maria Elena Boschi: “Toninelli ha detto che anche se si farà la TAV lui non si dimette. Peccato, avrebbe molto rafforzato l’analisi costi benefici. Ma anche senza dimissioni ci sono molti più benefici che costi. #SiTav”.  Paola Nugnes – E sulla Tav interviene la senatrice M5S Paola Nugnes, molto critica sulla gestione del movimento da parte di Di Maio: “Gli effetti negativi della linea Tav non possono riguardare solo l’analisi costi-benefici. Devono essere valutate tutte le varianti ambientali e le ricadute sulla salute, va ascoltato un territorio che da oltre 30 anni si batte contro un progetto dispendioso, inutile e impattante per l’ecosistema. Un’opera di questo tipo è inammissibile e pericolosa dal punto di vista innanzitutto ambientale”.  Giorgia Meloni - “Per come la vedo io, l’unico modo per difendere l’interesse degli italiani è costruire la Tav perché non farlo cancella la possibilità per l’Italia di essere presente sulla rete del commercio europeo per i prossimi decenni”. Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, questa mattina al Giornale radio Rai – Radio1. Salvini dovrebbe far valere di più la posizione del centro destra? “Si tratta di essere coerenti con quello per cui gli italiani hanno votato nelle elezioni di un anno fa. Gli italiani hanno votato per chiedere meno tasse, meno burocrazia e più investimenti pubblici. Questo governo sta facendo l’esatto contrario”.   

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