“Una nuova economia è possibile”, riuniti gli otto festival che vogliono cambiarla

Si sono riuniti per la prima volta a Roma, presso la Sala del refettorio della Camera dei Deputati, gli organizzatori degli otto più importanti festival italiani di economia – Leonardo Becchetti (Festival Nazionale dell’Economia Civile); Enrico Giovannini (Festival dello Sviluppo Sostenibile); Mauro Magatti (Festival della Generatività); Anna Lisa Mandorino e Marco de Ponte (Festival della Partecipazione); Emmanuele Massagli (ADAPT International Conference); Ermete Realacci (Festival della Soft Economy); Alessandro Rosina (Mappa celeste. Forum per il Futuro del Paese); Paolo Venturi (Le giornate di Bertinoro per l’economia civile) – impegnati a proporre un cambiamento radicale nel sistema Italia e un n uovo approccio al concetto stesso di economia nazionale, ai suoi parametri e agli obiettivi economici che un Paese si deve porre. Presenti anche Lorenzo Fioramonti (vice ministro al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) e Rossella Muroni (Deputata LeU e Commissione Ambiente). L’incontro nasce dalla volontà di mettere in moto tutte le energie del Paese al fine di rendere la società al 100% “generativa” e di valorizzare il sistema socio-economico che esiste e produce senza sfruttamento. “La nostra intenzione – ha dichiarato Enrico Giovannini – è quella di migliorare il dibattito democratico. Oggi vogliamo proporre un’economia sicuramente diversa da quella attuale che ha distrutto il pianeta e aumentato le disuguaglianze, poiché non etica e sostenibile. Abbiamo bisogno – ha continuato Giovannini – di cambiare il paradigma ed il modello economico, rispettando l’ambiente ma anche dando risposte sociali. La decrescita felice non è la risposta giusta, ma lo è lo sviluppo sostenibile. Da qui dobbiamo partire per un mondo migliore da lasciare ai nostri ragazzi”. Anche Leonardo Becchetti ha voluto sottolineare l’importanza dell’incontro odierno: “Il nostro Paese ha bisogno di una rivoluzione culturale, poiché rintanato sui temi della paura e dell’insicurezza. Esiste una logica che noi chiamiamo “1 1=3”. Quando si coopera e quando c’è inclusione, il risultato è sempre superiore e migliore rispetto a quanto si può fare da soli. Oggi, invece, stiamo vivendo in un mondo che segue la legge “1 contro 1 minore di 2”. Basti pensare che quando Trump ha iniziato la guerra dei dazi, l’aspettativa del PIL mondiale è diminuita. Il primo appuntamento – ha poi aggiunto Becchetti – ci porterà a Firenze, per il primo Festival Nazionale dell’Economia civile, dal 29 al 31 marzo. Lavoreremo insieme a tutti gli altri festival anche per aumentare la nostra presenza sulla rete e sui social, utilizzando un modo più umano e meno partigiano di confrontarsi. Un mondo dove prevalga il logos e non solo il pathos”.

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