Banche, Tria: “Vogliamo rimborsare tutti, ma serve la norma giusta”

“Noi vogliamo pagare tutti quindi bisogna fare in modo che possano essere pagati il prima possibile”, così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, arrivando all’Eurogruppo informale di Bucarest, in Romania. “Naturalmente sarà fatto tutto in regola perché altrimenti non si possono pagare” i risparmiatori truffati, prosegue Tria, che sottolinea che “prima si chiude questa norma e prima verranno pagati. Stiamo cercano la norma più adatta per pagare tutti”. E a chi gli chiede se si senta sotto attacco nel governo, il ministro risponde: “Non mi sento niente, andiamo avanti tranquillamente”. L’analisi: Ecco perché il ministro dell’Economia e molti esperti hanno forti dubbi sui rimborsi di Massimo Razzi Giovedì è stato approvato il decreto sulla crescita con la formula ‘salvo intese’. Resta invece l’impasse sul nodo dei rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche: due le ipotesi messe sul tavolo per risolvere la questione. Tria avrebbe voluto inserire nel decreto crescita una norma che modifichi il meccanismo inserito in legge di Bilancio indicando Consap come ente erogatore – così da mettere al riparo i funzionari del Mef – con un doppio canale per i rimborsi: in via diretta per i risparmiatori con Isee inferiore a 35mila euro o un patrimonio immobiliare sotto i 100mila euro, e una procedura diversa per gli altri con un accertamento caso per caso. Il M5S punta invece al rimborso immediato per tutti.

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