Di Maio su caso Siri: Esiste garantismo, ma non è ‘paraculismo’

Milano, 25 apr. (LaPresse) – “Per le cose che abbiamo fatto e dobbiamo ancora fare, questo governo deve andare avanti, ma quando non siamo d’accordo, come sul fatto che un sottosegretario è indagato per corruzione in un’inchiesta che riguarda anche la mafia, deve andare a casa”. Così il vicepremier e capo politico del M5S, Luigi Di Maio, durante un comizio a Perugia, a proposito del caso Siri. “È vero che esiste la presunzione di innocenze, che esiste il garantismo, ma il garantismo non è ‘paraculismo’, quindi facessero il loro dovere morale e rimuovano quel sottosegretario, che andrebbe comunque a fare il senatore a 13mila euro al mese”, aggiunge.

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