E-fatture negli appalti pubblici, le regole tecniche e operative al via. I documenti elettronici che non rispettano le restrizioni definite con le procedure informatiche saranno scartati e di conseguenza considerati non emessi. È il provvedimento 18 aprile 2019 a fissare le modalità applicative e le regole tecniche (Core Invoice Usage Specification – Cins) da utilizzare in ambito nazionale per la fatturazione elettronica negli appalti pubblici. Ne da notizia FiscoOggi, la rivista dell’Agenzia delle entrate. Come prescritto dal digs 148/2018, le amministrazioni e gli enti pubblici dovranno adottare il modello conforme allo standard europeo a partire da oggi; per le amministrazioni aggiudicati-lei sub-centrali, l’obbligo scatterà dal 18 aprile 2020. La Cius per la fatturazione elettronica nell’ambito degli appalti pubblici dello Stato italiano è definita nelle specifiche tecniche allegate al provvedimento. Le fatture elettroniche che non rispettano le restrizioni definite nella Cius saranno scartate e, di conseguenza, verranno considerate non emesse. Il provvedimento è un tassello normativo che ha le sue origini dalla finanziaria 2008 che stabilì l’obbligo di fatturare elettronicamente le operazioni effettuate verso amministrazioni ed enti pubblici, utilizzando il Sistema di interscambio.