Governo, tensione alta sul Salva-Roma. Salvini: “Noi regali non ne facciamo”

Resta sempre alta la tensione tra Lega e Movimento cinque Stelle nel governo. Nel giorno dell’arrivo in Consiglio dei ministri del decreto crescita – quello che dovrebbe contenere la norma “Salva Roma” voluta dai pentastellati ma contestata dal Carroccio – il leader leghista Matteo Salvini ribadisce la sua posizione: “Noi regali non ne facciamo”. Ma a chi lo accusa di voler far saltare l’esecutivo risponde secco: “No, no, abbiamo troppe cose da fare quindi figuriamoci se la Lega abbia voglia di far saltare tutto questo”. 

Anche la ministra della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno rincara la dose: “Qualsiasi norma che vada ad aiutare un Comune va benissimo, Roma io la ho particolarmente nel cuore, vivo qui da tantissimo tempo. E’ chiaro che dobbiamo tenere in considerazione anche il fatto che esistono altri Comuni che hanno delle esigenze. Quindi l’idea è quella di fare in modo che anche altri Comuni che abbiano delle necessità di particolare attenzione del Governo siano prese in considerazione. Quindi il dibattito di oggi pomeriggio dovrà portare a una sintesi tra le esigenze di Roma e quelle di altri Comuni”. 

Ma il blocco di centrodestra Ã¨ pronto a votare per il sì, sia la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che Antonio Tajani di Forza Italia.  “Sul Salva-Roma – ha dichiarato Meloni - aspetto di leggere le norme perché con questo Governo non si sa mai. Se si tratta, come affermano fonti governative, di spostare la gestione del debito della Capitale dal Governo al Comune, consentendo così al Comune di rinegoziare gli interessi con le banche, davvero non capisco come si faccia a votare contro. Se è questa la norma, annuncio il voto di Fratelli d’Italia. Il governo trovi altro su cui litigare piuttosto che farsi delle ripicche sulla pelle dei romani”.

Anche Tajani punta il dito contro l’esecutivo: “Il dibattito tutto elettorale sul salva-Roma è assurdo. La questione è molto più seria: in gioco c’è il futuro della Capitale e, quindi, dell’Italia. Mi domando se il governo abbia una visione per la Capitale del Paese. Far pagare ai romani i problemi all’interno della maggioranza gialloverde è da irresponsabili”. E aggiunge: “Noi come FI difendiamo la città che è la Capitale d’Italia. Roma ospita ministeri, uno Stato enclave, la Fao, policlinici universitari, ambasciate…Non è possibile che venga amministrata con gli stessi poteri di qualsiasi altro Comune. Salvini Ã¨ contrario al Salva-Roma, ma a mio avviso non si possono strangolare i romani per fare un dispetto alla sindaca Raggi o regolare i conti all’interno della maggioranza di governo. Non si può chiedere autonomia per la Lombardia o il Veneto e non affrontare la questione della Capitale. Il federalismo a macchia di leopardo rischia di creare danni al Paese”.

Reviews

Related Articles