Istat, risale a febbraio il tasso di disoccupazione: da 10,5% a 10,7%

Risale a febbraio il tasso di disoccupazione che passa dal 10,5% al 10,7%. Lo comunica l’Istat. Anche la stima degli occupati è in lieve calo rispetto a gennaio (-0,1%, pari a -14 mila unità)e anche il tasso di occupazione scende di poco al 58,6% (-0,1%). L’andamento degli occupati è determinato dalla diminuzione dei dipendenti (-44mila), sia permanenti (-33 mila) sia a termine (-11 mila), mentre nell’ultimo mese risultano in aumento gli indipendenti ( 30 mila). Il calo dell’occupazione è concentrato nella classe di età centrale dei 35-49enni (-74 mila), mentre si conferma il segno positivo per gli ultracinquantenni ( 51 mila). Scende, invece lievemente (-0,1%) la disoccupazione giovanile (tra i 14 e i 24 anni) che passa dal 32,9% al 32,8% A febbraio le persone in cerca di occupazione aumentano dell’1,2% ( 34 mila). La crescita riguarda entrambi i generi e si concentra tra le persone oltre i 35 anni. La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a febbraio è in calo (-0,1%, pari a -14 mila unità). La diminuzione coinvolge solo le donne (-20 mila) e si concentra tra i 25-34enni (-16 mila) e gli ultracinquantenni (-29 mila). Il tasso di inattività resta stabile al 34,3% per il quarto mese consecutivo. Nel periodo da dicembre 2018 a febbraio 2019 l’occupazione, sia nel complesso sia per genere, registra una sostanziale stabilità rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo diminuiscono i dipendenti a termine, mentre si registra un segnale positivo per i dipendenti permanenti. Nel trimestre alla stabilità degli occupati si associa un calo delle persone in cerca di occupazione (-0,5% pari a -14 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,2%, -21 mila). Su base annua l’occupazione cresce dello 0,5%, pari a 113 mila unità. L’espansione interessa entrambe le componenti di genere, interessando i 25-34enni ( 21 mila) e soprattutto gli ultracinquantenni ( 316 mila). Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età tranne i 35-49enni per i quali è nulla. Crescono soprattutto i dipendenti a termine ( 107 mila) e si registrano segnali positivi anche per gli indipendenti ( 71 mila) mentre calano i dipendenti permanenti (-65 mila). Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna al calo dei disoccupati (-1,4%, pari a -39 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, -169 mila).  Disoccupazione giovanile – Il tasso di disoccupazione cala tra i giovani sotto i 34 anni, in particolare tra i 15-24enni si attesta al 32,8%, in lieve diminuzione rispetto a gennaio (-0,1 punti%) mentre è in aumento tra i maggiori di 35 anni. Il tasso di inattività sale tra i più giovani e tra i 35-49enni mentre risulta in diminuzione tra i 25-34enni e gli ultracinquantenni. Lo rileva l’Istat. Anche su base annua gli andamenti per età sono differenziati: il tasso di occupazione cala lievemente tra i 15-24enni, è stabile tra i 35-49enni e cresce nelle altre classi d’età; il tasso di disoccupazione cala tra gli under 34, cresce tra i 35-49enni ed è stabile tra gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività aumenta tra i 15-24enni mentre diminuisce per le persone di 25 anni o più.

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