Milano, 17 apr. (LaPresse) – “A chi prospetta un impegno militare di qualsiasi tipologia o natura, rispondiamo che non ripeteremo gli errori del passato e non sosterremo nessun ipotetico impegno unilaterale di altri Paesi”. Così il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, rispondendo a un’interrogazione di Liberi e uguali, durante il question time alla Camera. “Siamo pronti a fronteggiare ogni possibile ulteriore aggravamento della situazione, grazie al dispositivo di sorveglianza dell’operazione Mare sicuro”, assicura. “Il bilancio aggiornato dell’Oms sugli scontri ammonta a 174 morti e 756 feriti” annuncia in aula Trenta, spiegando che nonostante prosegua l’impegno dei nostri contingenti verso le popolazioni, “gli ultimi sviluppi sono motivo di forte preoccupazione per il governo italiano, impegnato per un immediato cessate il fuoco”. La responsabile della Difesa dice che “l’imperativo è scongiurare una crisi umanitaria, devastante per il popolo libico e che potrebbe avere ricadute anche sul nostro Paese”, ma “non esiste soluzione militare” per la crisi libica. Perché “la definitiva pacificazione e stabilizzazione Libia solo con soluzione politica concordata con tutti gli attori libici”.
Libia, Trenta: No soluzione militare, non ripeteremo errori del passato
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