Migranti, Salvini indagato a Siracusa: “Sui porti non cambio idea”. M5S attacca: “Ma quando temeva il processo….”

Matteo Salvini è di nuovo iscritto a giudizio per un reato simile a quello della nave Diciotti. Lo fa sapere lui stesso ai giornalisti e ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Il suo obiettivo più diretto restano in questo moneto i 3Stelle. “Sono stato iscritto a giudizio per un altro reato che avrei commesso dal 24 al 30 gennaio 2019 a Siracusa. Il procuratore Zuccaro mi comunica questa cosa. Ha chiesto l’archiviazione ma anche l’altra volta era andata così. Sono nuovamente indagato ma finché faccio il ministro dell’Interno, i colleghi ministri possono dire quello che vogliono, ma i porti restano e resteranno chiusi. Non cambio idea e non cambio atteggiamento”. Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, in conferenza stampa in prefettura, a Monza. Crisi sui migranti? – A un giornalista che gli chiedeva se sulla questione dei migranti c’è rischio di una crisi di governo, Salvini ha risposto: “Non lo so, io non cambio idea. Se qualcuno ha cambiato idea nel governo, nei Cinquestelle, me lo dica. I numeri ci danno ragione. Quest’anno abbiamo ridotto del 90% gli sbarchi, abbiamo ridotto di tantissimo i morti e i dispersi. Se qualcuno ha nostalgia degli sbarchi a centinaia di migliaia, dei porti aperti, avanti c’è spazio per tutti, accogliamo tutto il resto del mondo, ha trovato il ministro sbagliato. Salvini e la Lega dicono no”.  M5S – La questione dei migranti e dei porti chiusi attizza la risposta del M5S alla Lega: “È curiosa la posizione del ministro dell’interno. Quando teme di essere processato dice che le cose si fanno insieme, quando invece è in campagna elettorale dice che decide da solo sui porti. Hai capito Salvini…”  Sindaco di Roma -  Si è pentito di aver appoggiato Virginia Raggi a Roma? “Avevo invitato romani a scegliere e provare cambiamento, dopo anni questo cambiamento non mi sembra molto diverso dal passato. Vivendo Roma da cittadino, come tanti altri romani che si lamentano dell’immondizia, del traffico, dei mezzi pubblici che non funzionano, dei crateri nelle strade, della trascuratezza. Quindi, probabilmente, se si votasse domani, non inviterei più a scegliere i Cinquestelle”.  Ha detto Salvini a Monza. E a chi domanda se ha già in mente un nome per il Campidoglio, il leader leghista ha replicato: “No assolutamente, io spero che Roma sia più curata da italiano perché è la capitale ed è la nostra vetrina, non ho in mente sindaci, vicesindaci o altre cose. Spero che chi sia in Comune faccia il massimo, io come ministro dell’Interno per Roma mi manca di mettermi il mantello di Batman, io però mi occupo di sicurezza non posso fare il netturbino, l’autista degli autobus, il manutentore delle metropolitane. Per questo c’è il Comune” Flat Tax – E Salvini torna sulla Flat tax, altro dossier che incide negativamente nei rapporti interni al governo: “Bisogna farla in fretta e bene – dice – Chi rallenta la riduzione delle tasse non danneggia Salvini o la Lega ma l’Italia. Se ne è parlato anche troppo”. Elezioni europee – E Salvini lancia un messaggio polemico anche a Giorgia Meloni che ha ipotizzato un cambio di governo dopo le elezioni europeo con la nascita di un esecutivo Lega-Fratelli d’Italia: “Chi usa le elezioni europee per regolamenti di conti italiani, sbaglia. Le elezioni europee – ha aggiunto – sono fondamentali per l’Italia e gli italiani perché dobbiamo cambiare tante norme europee che danneggiano il nostro Paese. Non per cambiare equilibri interni o per chiedere un ministro o una poltrona in più. A me interessa vincere le elezioni europee, che la Lega sia il primo partito presente in nome degli italiani al Parlamento europeo, per cambiare delle norme che stanno massacrando la nostra economia e per portare la difesa dei confini e dei porti non solo a livello italiano ma a livello europeo. Se l’Europa esiste deve difendere i suoi confini via mare e via terra”. Bankitalia – “Spero di sì però occorre rispetto da parte di tutti”. Lo ha detto il vicepremier a chi gli chiedeva se entro il 9 maggio ci sarà il via libera all’iter di ratifica per le nomine del direttorio di Bankitalia. “Adoro l’autonomia degli altri ma autonomia non significa mancanza di responsabilità. Qualcuno da quelle parti dovrebbe, anche per gli errori del passato, chiedere scusa non al governo ma agli italiani. Se qualcuno aveva il compito di vigilare e non ha vigilato, non è colpa della politica”. Rimborsi ai truffati – “Doveva essere una partita già chiusa. Io non faccio né il ministro dell’economia né il premier”. dice Salvini, a chi gli chiede dei tempi per quanto riguarda i rimborsi ai risparmiatori truffati delle banche. “Mi risulta che ci siamo stati dei contatti in queste ore e spero siano risolutivi. Abbiamo messo i soldi, spero che vengano fatte le regole per distribuirli ma io non faccio né il premier né il ministro dell’economia”, ha aggiunto. .     

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