Olocausto, Salvini replica a Di Maio: “I ministri sono pagati per lavorare”

“Io lavoro, io rispondo col lavoro, coi fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani e venusiani…i ministri sono pagati per lavorare”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Genova, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla posizione del vicepremier Luigi Di Maio riguardo le alleanze europee della Lega con chi “nega l’Olocausto” dopo l’incontro di Parigi tra Salvini e Marine Le Pen. “Questo governo – ha dichiarato Di Maio – quando lavora sui fatti lavora in maniera compatta e concreta, e io lavoro benissimo con la Lega e con Matteo Salvini. Abbiamo dei problemi quando si comincia a parlare di temi ideologici che non riguardano i fatti e che a volte sono di ultradestra”. “Quando sento dire che per parlare di crescita demografica dobbiamo chiudere la donna in casa, allora questo non solo mi crea dei problemi ma mi dà il dovere di prendere le distanze”, ha spiegato. Ribadendo che “lo stesso vale per l’Europa. Avrete un governo compatto che lavorerà sui fatti ma nella campagna per le europee quando dico che è preoccupante che ci sia una forza politica come la Lega che si va ad alleare con una forza politica che lascia il parlamento quando si commemora l’olocausto e la Shoah, credo di stare dicendo una cosa giusta che non riguarda solo me ma i nostri figli”, ha aggiunto facendo riferimento all’AfD tedesca. “La memoria – ha concluso – è fondamentale per ricordarci delle tragedie storiche. E ci aiuta a insegnare ai nostri figli cosa essere o non essere”

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