Accordo LaPresse-Ap. Marco Durante ne parla in un’intervista a “Prima”

Accordo fra LaPresse e Associated Press. Lo annuncia Marco Durante, fondatore e azionista dell’agenzia italiana, che dalle pagine del numero di maggio di ‘Prima comunicazione’ ne spiega i dettagli: “È un rapporto win win. Dal 2020 saremo i loro partner in Italia e anche nel mondo. Se il mercato della stampa classica non prevede espansioni bisogna guardare a nuovi contesti che possono essere redditizi“. Per formalizzare in modo pubblico questo ‘fidanzamento’ internazionale, LaPresse ha organizzato una cena di gala per il 9 maggio a Milano con ben 400 ospiti. Ci saranno politici, imprenditori, manager, editori, giornalisti, comunicatori, italiani e anche internazionali, e naturalmente il presidente di AP Gary Pruitt e altri rappresentanti del Cda, i nuovi partner che, il giorno dopo, insieme a Durante saranno ricevuti a pranzo dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Parlando del suo futuro dell’agenzia, l’editore spiega: “Il mio piano industriale prevede due punti: il primo riguarda il corporate, le aziende che devono farsi conoscere in Italia e nel mondo, come abbiamo già sperimentato con Fca, il secondo è sviluppare la parte televisiva. Che vuol dire produrre news, servizi e programmi per la televisione e per il web”. “Proprio per questo è venuta a lavorare con noi Elisa Ambanelli, ex direttrice generale di Endemol Shine in Italia”, spiega Durante. “La macchina funziona molto bene: nell’ultimo anno abbiamo lavorato intensamente per Discovery, per Mediaset, per tanti altri, e vanno bene anche i ricavi. Per quanto riguarda poi la parte televisiva, ormai sugli schermi i microfoni con la scritta LaPresse sono sempre più presenti, a confermare la nostra copertura degli eventi e per i contenuti video. La Rai ha le teche, ma anche noi abbiamo un archivio di immagini di 38 anni. Tutto digitalizzato”.

L’impegno americano di Durante ha anche un altro obiettivo, quello di quotare in Borsa a New York LaPresse per diventare parte del mondo dell’informazione d’oltre oceano con cui nell’ultimo anno ha stretto relazioni proprio attraverso l’Ap, che è un consorzio di editori americani tra cui Jeff Bezos, nel suo ruolo di proprietario del Washington Post.
 

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