Un centrodestra europeo che senza la sinistra cambi l’Ue. ĂË il progetto di Silvio Berlusconi per il dopo il voto del 26 maggio, che dovrĂ vedere dalla stessa parte “la destra moderata” e la grande famiglia del Partito popolare europeo. Una tesi che il Cav sostiene da tempo e che ha ricevuto anche l’apertura dell’alleato di coalizione, Matteo Salvini:” In Europa penso potremo combattere sullo stesso fronte; perchĂ© nel nome del lavoro, della sicurezza, della salute, dell’ambiente e della famiglia – se la sinistra sarĂ fuori finalmente dalle stanze del potere – magari cambia qualcosa pure in Europa”. A causa dei rapporti logorati con il Movimento 5Stelle – ma anche del rischio di non avere i numeri in Parlamento – il Capitano sembra abbracciare l’idea di uscire dalla logica strettamente sovranista e di collaborare con i moderati. Ovviamente a patto che non si proceda come nell’ultima legislatura a Bruxelles, con un accordo inaccettabile tra Ppe e Pse.
Una strategia da condividere, con l’ex premier che non ha rinunciato alla bordata: “Anche la Lega e Fratelli d’Italia si sono resi conto che da soli, non appartenendo a nessuna grande famiglia, sarebbero nell’angolo e addirittura non conterebbero nulla”. Le resistenze sono state tante e anche i no, ma Ăš evidente che a Bruxelles i sovranisti da soli non potranno mai essere decisivi. Berlusconi Ăš convinto di avere le carte in regola per raggiungere questo obiettivo non solo in Europa ma anche in Italia. I vari contatti tra Arcore e via Bellerio hanno disegnato un quadro diverso rispetto a poche settimane fa, con il Carroccio ormai per lo piĂÂč insofferente nei confronti di un governo con i 5Stelle.
I malumori aumentano e Salvini fa sempre piĂÂč fatica a tenerli a bada, ad arginarli. Non Ăš infatti un caso che lo stesso Berlusconi parli di voto anticipato in caso di crisi e addirittura subito dopo le Europee. Andando anche oltre: “Credo che alla fine dopo le Europee si tornerĂ a votare e che questa dovrebbe essere la scelta del capo dello Stato. Se c’Ăš da votare noi siamo pronti”. Non Ăš certo un modo per tirare la giacca al presidente delle Repubblica Mattarella, ma Ăš una scelta di campo. Se fino a poco tempo fa l’ipotesi piĂÂč accreditata era quella di aggregare una squadra di responsabili, pronti a sostenere un governo di centrodestra, ora Ăš evidente: il voto potrebbe rilanciare la coalizione dove Forza Italia “Ăš addirittura indispensabili per il futuro dell’Italia”.
Tra Berlusconi e Salvini qualche spiraglio si Ăš riaperto e un segno Ăš venuto anche dalla difesa da parte del leader azzurro di Armando Siri. Il sottosegretario leghista “non doveva dimettersi” ha detto a chiare lettere il Cav “per essere soltanto indagato Ăš stato mandato via da questo governo su insistenza di questi giustizialista manettari che sono I 5 Stelle”. Intanto a poche settimane dall’intervento per una occlusione intestinale, da cui ammette con orgoglio “ho avuto una ripresa fantastica”, Berlusconi Ăš atteso a Roma, dove ha in programma una serie di interventi televisivi, in vista del 26 maggio. Tra gli appuntamenti diverse riunioni con lo staff della comunicazione per preparare un vero e proprio tam tam su TV e social, oltre a definire il suo intervento per la chiusura della campagna elettorale. In ballo, viene spiegato, sia la Campania che il Piemonte. Unica cosa certa Ăš la data di venerdĂÂŹ 24 maggio, unica uscita in pubblico programmata.