Europee, l’appello di Mattarella e altri capi di Stato: “Votate, l’Ue aiutò a superare guerre ed estremismi”

Appello congiunto al voto per le elezioni europee da parte dei capi di Stato di 21 Paesi dell’Ue, tra cui il presidente Sergio Mattarella. L’appello inizia ricordando che “l’integrazione europea ha aiutato a realizzare la secolare speranza di pace in Europa dopo che il nazionalismo sfrenato e altre ideologie estremiste avevano portato l’Europa alla barbarie di due guerre mondiali“. “Ancor’oggi non possiamo e non dobbiamo dare per scontate la pace e la libertà, la prosperità e il benessere – spiegano i capi di Stato -. È necessario che tutti noi ci impegniamo attivamente per la grande idea di un’Europa pacifica e integrata“.

“Le elezioni del 2019 hanno un’importanza speciale – si legge ancora nell’appello – siete voi, cittadini europei, a scegliere quale direzione prenderà l’Unione europea. Noi, capi di Stato di Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia, ci appelliamo quindi a tutti i cittadini europei che hanno diritto a farlo affinché partecipino alle elezioni per il Parlamento europeo a fine maggio prossimo”.

“In questi mesi, più che in passato, l’Unione europea si trova ad affrontare grandi sfide. Per la prima volta da quando il processo di integrazione europea è iniziato, alcuni parlano di ridimensionare certe tappe dell’integrazione, come la libertà di movimento o di abolire istituzioni comuni. Per la prima volta uno Stato membro intende lasciare l’Unione. Al contempo, altri invocano maggiore integrazione all’interno dell’Unione o dell’Eurozona oppure un’Europa a più velocità“, continuano i capi di Stato.

“Su questi temi esistono differenze di opinioni sia tra i cittadini che tra i governi degli Stati membri, così come tra noi capi di Stato. Ciononostante, tutti noi siamo d’accordo che l’integrazione e l’unità europea sono essenziali e che vogliamo che l’Europa continui come Unione. Solo una comunità forte sarà in grado di affrontare le sfide globali dei nostri tempi. Gli effetti di cambiamenti climatici, terrorismo, globalizzazione economica e migrazioni non si fermano ai confini nazionali. Riusciremo a far fronte con successo a queste sfide e a proseguire il cammino dello sviluppo economico e della coesione sociale solamente lavorando insieme come partner uguali al livello istituzionale”, si legge ancora nell’appello.

“Dunque abbiamo bisogno di un’Unione Europea forte, un’Unione dotata di istituzioni comuni, un’Unione che riesamina costantemente con occhio critico il proprio lavoro ed è in grado di riformarsi, un’Unione costruita sui propri cittadini e che ha nei suoi Stati membri la propria base vitale. Quest’Europa ha necessità di un vivace dibattito politico su quale sia la direzione migliore per il futuro, a partire dalla base fornita dalla Dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017. L’Europa è in grado di sostenere il peso di un dibattito che includa un’ampia gamma di opinioni e di idee. Ma non si deve ritornare a un’Europa nella quale i Paesi siano avversari piuttosto che partner alla pari”.

“La nostra Europa unita ha bisogno di un voto forte da parte dei popoli, ed è per questo che vi chiediamo di esercitare il vostro diritto a votare. È un voto sul nostro comune futuro europeo”, concludono i leader.

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