Pil, Barbagallo: “Ricetta Ue non ha funzionato, subito investimenti”

Un nuovo taglio che preoccupa, lñ€ℱennesima dimostrazione che serve un intervento urgente a livello pubblico e privato. Con un avviso netto a Bruxelles: le regole sui bilanci dei Paesi vanno cambiate o sarà difficile per tutti riprendersi. Carmelo Barbagallo guida la Uil da quasi 5 anni e osserva con occhio esperto le nuove previsioni della Commissione europea, che vedono una crescita del Pil italiano di appena lo 0,1% per il 2019. Con il deficit che si porterebbe per questñ€ℱanno al 2,5%, in rialzo rispetto alle ultime stime. “Noi continuiamo a dire che non ci entusiasmano gli 0,1 o gli 0,2: per me sono solo prefissi telefonici. Ma se il Paese non cresce almeno del 2% non potremo sviluppare la nostra economia e ridurre gli squilibri”, spiega a LaPresse il segretario generale dopo la due giorni organizzata dai sindacati a Matera su Europa, lavoro e cultura.

Lñ€ℱUe ha lanciato lñ€ℱallarme sullñ€ℱesplosione di deficit e debito. Quale puÃÂČ essere una risposta? Servono investimenti pubblici e privati svincolati dal Fiscal Compact per rilanciare il Pil. Sul deficit dico solo che lñ€ℱUe dovrebbe valutare il fatto che, nonostante in questi anni l’Italia abbia seguito le regole, non siamo riusciti a ridurre il debito e non Ú aumentata per nulla lñ€ℱoccupazione di qualità.

Secondo le previsioni di primavera il reddito di cittadinanza potrebbe favorire addirittura la disoccupazione. Eñ€ℱ una misura che, come ripeto spesso, andrebbe corretta, perché non si puÃÂČ mischiare lñ€ℱaiuto ai poveri come il Rei con il fatto di sostenere la ricerca del lavoro. Il lavoro prima va creato, poi va cercato e alla fine trovato. Altrimenti se tutti cercano il lavoro aumenta solo il traffico

Il governo come sta reagendo a questa fase economica? Non sta andando nella direzione giusta, servono alleanze e non dichiarare guerra a tutti i Paesi europei. Noi abbiamo presentato una piattaforma a novembre scorso, stiamo aspettando con ansia che il governo ci convochi. Sui temi principali dello sviluppo economico e degli investimenti non abbiamo avuto risposte e per questo continuiamo la nostra mobilitazioneĂąâ‚Źïżœ.

Qual Ú la ricetta Uil per far svoltare il 2019? Per me bastano tre mosse: una riforma fiscale per far pagare meno tasse e puntare su infrastrutture immateriali e un intervento straordinario per il Mezzogiorno, che non puÃÂČ tramutarsi una palla al piede per lo sviluppo dellñ€ℱItalia. Infine creare filiere di occupazione con la cultura facendo circolare nel nostro Paese menti, giovani e appunto conoscenza. Non Ú possibile che non si arrivi a Matera con il treno nel 2019, bisogna cambiare.

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