Conte bis a rischio. Pd: “Di Maio vuole far saltare tutto”. M5S chiede il voto su Rousseau

Non è ancora definito l’accordo Pd-M5S. L’intesa di massima tra le due forze politiche sembrava raggiunta e invece il governo giallorosso corre il pericolo di non vedere la luce proprio all’ultimo momento. “Può saltare tutto perché Luigi Di Maio è tornato a rivendicare la vicepresidenza del Consiglio”, lasciano filtrare fonti Dem. 

L’impasse che si era creata attorno alla figura del vicepremier e che sembrava destinata a trovare soluzione torna pesante come un macigno. Ne vuole uno solo il Pd. “Alla fine i vice saranno due”, assicurano fonti M5S. “Il nostro capo politico è lui e si parla con lui”, lo ‘blindano’ i capigruppo Patuanelli e D’Uva. Per riprendere in mano il gioco Di Maio vincola il Conte bis al voto online su Rousseau: solo se gli iscritti, dopo le consultazioni del premier incaricato, daranno il loro benestare, l’esecutivo giallorosso vedrà la luce. La procedura, oltre che irrituale, potrebbe interferire con i passi istituzionali previsti dalla Costituzione.

La trattativa rischia di saltare proprio sul nome del pentastellato Di Maio. Secondo i Dem, Di Maio chiede prima per sé il Viminale. Per il Pd, per una volta compatto, la proposta è “irricevibile”. Una richiesta simile “non è mai stata avanzata”, fa filtrare il Movimento. La nuova riunione della cabina di regia alle 16, viene fatto filtrare, rappresenta per il M5S la dead line entro la quale ‘cambiare musica’. I segnali di disgelo arrivano. A far ripartire la trattativa, sottolineano dal Nazareno, sarebbero state diverse telefonate tra Zingaretti e Conte. Il dialogo, allora, ricomincia e i capigruppo riprendono a lavorare insieme sul programma in un incontro a Montecitorio. ‘Risolto’ il nodo Viminale, però, lo scoglio resta quello del doppio vicepremier. Sempre secondo fonti Dem, Di Maio spinge per restare. E anche questo, per loro, sarebbe irricevibile. Conte non è più una figura terza, come era con la Lega, ma un rappresentante del Movimento. Per questo Zingaretti insiste su un vice unico, designato dal Nazareno, anche se lui non dovrebbe entrare nella squadra di governo. Intanto, oggi il Pd è atteso da Sergio Mattarella alle 16, il M5S alle 19. 

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