Covid, tutele per i professionisti

Lo slittamento delle scadenze per il professionista che abbia contratto il Covid-19 si appresta a sbarcare come emendamento «trasversale» nel decreto sostegni, dalla prossima settimana al vaglio di palazzo Madama. E, intanto, l’intero disegno di legge che punta a tutelare la malattia, o l’infortunio del lavoratore autonomo, «congelando» gli adempimenti senza danneggiare la clientela (1474), potrebbe riprendere l’iter (anche) grazie ad alcune correzioni, che finiranno sul tavolo dei ministeri dell’Economia e della Giustizia. Fervono, dunque, i tentativi di sottrarre il provvedimento alle «secche» in cui l’ha calato la Ragioneria generale dello Stato per assenza di copertura, scrivendo che ne «deriverebbe un effetto finanziario negativo pari a circa 236,3 milioni» (come raccontato su ItaliaOggi del 4 marzo 2021): a riferire della «volontà» della Consulta dei parlamentari commercialisti (che include esponenti di diverse forze politiche che hanno siglato il testo) di far «migrare» nel decreto 41/2021 la parte relativa alla «tutela dei professionisti contagiati dal virus ed impossibilitati ad adempiere agli obblighi nei termini fissati» è il primo firmatario, il senatore di Fdl Andrea de Bertoldi. A seguito, dichiara, di un colloquio «col presidente della commissione Bilancio Daniele Pesco e col capogruppo del suo partito, il M5s, Gianmauro Dell’Olio», nonché con la relatrice del disegno di legge in commissione Giustizia, la senatrice pentastellata Grazia D’Angelo, «s’è fatta strada l’idea di depositare la modifica nel provvedimento governativo, limitatamente al rinvio delle scadenze per i professionisti colpiti dalla pandemia», poi, prosegue, «i senatori di Iv, del Pd e di Fi Donatella Conzatti, Tommaso Nannicini e Roberta Toffanin hanno garantito il loro appoggio»; l’iniziativa è apprezzata dal collega del M5s Emiliano Fenu (tra i sottoscrittori della norma «principale») che, però, evidenzia come in precedenza, in occasione dei decreti sui ristori , il suo partito si sia mosso «già nella stessa direzione», con un emendamento della numero uno della commissione Lavoro Susy Matrisciano. Con l’obiettivo di rimettere in carreggiata il testo «completo», nella «prima settimana dopo Pasqua sarà calendarizzato un incontro con le sottosegretarie all’Economia e alla Giustizia Maria Cecilia Guerra e Anna Macina»: con la prima, spiega de Bertoldi, «affronteremo il tema dell’impegno finanziario, sottoponendole i calcoli, eseguiti col concorso di professionisti qualificati e co l’ausilio delle Casse di previdenza, che dimostreranno come la stimA della Ragioneria sia eccessivamente al rialzo, rispetto al reale impatto delle norme». Infine, con l’esponente di via Arenula «si discuterà dei contenuti ordinamentali», proponendo, «come concordato con la relatrice D’Angelo, un nuovo per la durata del differimento di termini», conclude.

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