di Brando Ricci
ROMA – Chiusura di tutte le attività non essenziali, lavoro a distanza da remoto suggerito per tutte le aziende non pubbliche e significative limitazioni agli spostamenti. Sono queste le misure che entreranno in vigore da questa notte per i prossimi sei giorni nel distretto della capitale dell’India, Delhi, nel tentativo di arginare una fase di crescita di contagi da Covid-19 definita “esponenziale” dai media locali. Stando al quotidiano Hinudstan Times, la città , centro amministrativo del Paese e secondo centro più popoloso con circa 16 milioni di abitanti, ha fatto registrare ieri oltre 25.000 nuovi casi di infezione da Covid-19, con un tasso di positività che sfiora il 30 per cento sul totale dei testi diagnostici effettuati. Tra le categorie di lavoratori esentate dal rispettare le limitazioni ci saranno i dipendenti dell’amministrazione pubblica, che saranno tenuti ad andare in ufficio, i membri delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco e i dipendenti di supermercati e negozi alimentari, oltre al personale sanitario. Il primo ministro dello Stato di Delhi, Arvind Kejriwal, ha detto che il sistema sanitario della regione non è ancora al collasso ma “ha raggiunto il suo limite”. I dati della capitale non sono comunque dissimili da quelli del resto del Paese. Secondo il ministro della Sanità , Harsh Vardhan, l’India sta affrontando “il tasso di crescita più elevato” di casi dall’inizio della pandemia. Stando ai dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), a oggi il numero di persone risultate positive al Covid-19 nel Paese supera i 15 milioni, mentre i decessi sono stati già oltre 178.000.
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