Comune di Verona, un parroco come garante dei detenuti: è il primo in Italia

Di Giovanni Domaschio

VERONA – Un prete come garante dei diritti dei detenuti. Questa è la novità introdotta dal Comune di Verona dopo che la garante precedente, Margherita Forestan, si è vista costretta a rassegnare le proprie dimissioni dall’incarico per motivi di salute. A lei è subentrata, circa una settimana fa, Don Carlo Vinco, parroco della chiesa di San Luca. “Vengo da una storia di rapporti con i carcerati- racconta Don Carlo alla ‘Dire’- che è indipendente dal mio essere prete. Sono legami che ho coltivato come amico, conoscente, sostegno”.

Il garante è una figura istituita nel 2009 e pensata per essere autonoma dalle istituzioni, ha il compito di promuovere e difendere i diritti dei detenuti e soprattutto di impegnarsi per permettere loro di vivere il carcere come pena rieducativa, che possa reintrodurli nella società, e non semplicemente come mera punizione. “C’è molta strada da fare- afferma Don Carlo- e anzi, forse negli ultimi anni si è anche tornati indietro. È proprio quello che mi ha chiesto la direttrice del carcere di Montorio (Maria Grazia Felicita Bregoli, ndr): riattivare progetti esistenti e coltivare il rapporto col territorio, punto fondamentale visto anche che tante persone in carcere non sono veronesi”. Ed è proprio in questo lavoro di creazioni di legami che la figura di un prete-garante può giocare un ruolo inedito, mobilitando parrocchie e associazioni cattoliche così da creare una vera rete d’aiuto per i detenuti ed incentivare anche il dialogo religioso.

La figura del garante, soprattutto in un momento come questo, ha diverse criticità da affrontare, dalla ripresa dei progetti che coinvolgono i detenuti, che durante la pandemia si sono in gran parte fermati, fino alla difesa dei diritti alla cura e alla salute dei carcerati, spesso messi a repentaglio dal sovraffollamento degli istituti penitenziari e dalla difficoltà di ottenere trattamenti adeguati in caso di forme acute di Covid-19. Per questo Don Carlo accetta con orgoglio la carica fino alla fine del naturale mandato, che coincide con le elezioni amministrative dell’anno prossimo. Poi, spiega il parroco, “dovrò valutare se ripropormi. Vedrò se davvero riesco a dedicare tutto il tempo necessario a questa carica, che faccio su base volontaria ma per la quale avrò anche un ufficio in Comune”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Europee, la simulazione: boom Fratelli d’Italia, Pd stabile e Lega giù

(Adnkronos) - Boom Fratelli d'Italia, Pd stabile, Lega giù. Se si votasse oggi per le elezioni europee 2024, Fratelli d'Italia aumenterebbe notevolmente il numero di eletti nel Parlamento Europeo. L'esito è ancora molto incerto ma, secondo una simulazione di YouTrend elaborata sui dati degli ultimi sondaggi disponibili al 2 maggio 2024, il partito della presidente

Influenza 2024, stop alla sorveglianza: oltre 14,5 milioni gli italiani colpiti. E “non è finita”

(Adnkronos) - Sono oltre 14,5 milioni (14.598.000 per la precisione), gli italiani colpiti da influenza e virus 'cugini', Covid compreso, nella stagione 2023-2024. Un dato da considerarsi definitivo almeno ufficialmente, perché "con la diciassettesima settimana" dell'anno "si conclude la sorveglianza RespiVirNet" curata dall'Istituto superiore di sanità.  Nell'ultima settimana analizzata, quella compresa dal 22 al 28

BellaMa’, trionfa la generazione Z: ecco la vincitrice della seconda stagione – Video

(Adnkronos) - 'BellaMa’, il primo talent di parola della tv italiana, ha appena eletto la vincitrice della seconda stagione. Nella sfida generazionale tra boomer (over 55 anni) e generazione Z (tra i 18 e i 25 anni), l’ha spuntata dopo una lunga stagione iniziata il 9 settembre la ventenne romana Eli Miglionico. La giuria, composta