Rientrati dall’Afghanistan gli ultimi militari: la missione italiana è ufficialmente terminata

ROMA – “Nella serata di ieri si è conclusa ufficialmente la missione italiana in Afghanistan. Con il rientro dell’ultimo uomo del contingente italiano, è terminato in totale sicurezza un imponente sforzo logistico e operativo condotto con puntualitĂ  e sicurezza dalle nostre Forze Armate. Non termina però l’impegno della comunitĂ  internazionale, Italia in primis, per l’Afghanistan che continuerĂ  in altre forme, a partire dal rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e al sostegno alle istituzioni repubblicane afghane”. CosĂŹ il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha commentato l’arrivo nella serata di ieri presso l’aeroporto militare di Pisa del Generale di Brigata Beniamino Vergori, Comandante del Contingente, e degli ultimi militari che erano ancora schierati ad Herat. Si è conclusa cosĂŹ la fase del rientro del contingente italiano dall’Afghanistan.

LEGGI ANCHE: Afghanistan, Guerini: “Fine missione italiana non è abbandono del campo”

I NUMERI DI 20 ANNI DI MISSIONE

“Un momento toccante e straordinario con la chiusura di un capitolo significativo della nostra storia. Terminano 20 anni di sforzo nazionale che hanno visto la dedizione e lo spirito di sacrificio dei nostri oltre 50.000 uomini e donne in divisa che si sono avvicendati in questi lunghi anni e voglio ricordare con gratitudine i 723 feriti e con profonda commozione le 53 vittime italiane che hanno perso la vita al servizio della Repubblica e per portare stabilizzazione e pace in Afghanistan”, ha affermato Guerini. L’impegno italiano in Afghanistan – cosĂŹ come annunciato dal Ministro della Difesa lo scorso 8 giugno nel corso della cerimonia dell’ammainabandiera presso la base italiana nel Paese asiatico – continuerĂ  non solo sotto il profilo delle attivitĂ  di cooperazione allo sviluppo e rafforzamento delle Istituzioni ma anche nell’addestramento e potenziamento delle forze di sicurezza afghane, per non disperdere i risultati ottenuti finora.

LEGGI ANCHE: L’Italia via dall’Afghanistan, Guerini: “Processo stabilità ancora lungo, continuare a supportare paese”

L’operazione di rientro si è contraddistinta per la sua complessa natura – operativa e logistica, comprendendo tutto lo spettro delle attivitĂ  operative militari. Uno sforzo significativo che il Comando Operativo di Vertice Interforze (Coi) ha pianificato e condotto sulla base di un quadro situazionale corrente di un teatro operativo volatile e complesso che ha richiesto un’attenta e costante analisi di tutti gli aspetti prettamente operativi legati alla difesa e protezione del Contingente. Si conclude di fatto, per l’Italia la missione Resolute Support, subentrata dal 1 gennaio 2015 alla missione Isaf, che ha avuto come focus in questi anni, la formazione, la consulenza e l’assistenza alle Afghan Security Institutions (Asi – Ministry of Defense and Ministry of Interior) e alle Afghan National Defence Security Forces (Andsf) a livello ministeriale, istituzionale, e al livello operativo.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Saman Abbas, “non escluso che a ucciderla sia stata la madre”

(Adnkronos) - Non è escluso che a uccidere materialmente Saman Abbas, la 18enne pakistana assassinata a Novellara, sia stata la madre. E' quanto scrivono i giudici della Corte d'Assise del tribunale di Reggio Emilia nelle motivazioni della sentenza di condanna all'ergastolo dei genitori e dello zio della ragazza. "Non ci sono elementi certi - si legge

SanitĂ , Marino (Unindustria): “Rivedere norma Ddl semplificazioni su analisi in farmacia”

(Adnkronos) - “Auspichiamo che l’iter parlamentare del cosiddetto ‘Ddl semplificazioni’ consenta di rivedere la norma che prevede l’implementazione delle analisi cliniche in farmacia, perché rappresenta una scelta che non rispetta i requisiti previsti dalla legge n. 502/1992; non tiene conto del progresso tecnologico delle apparecchiature e delle professionalità specifiche necessarie; non contempla il tema dell’appropriatezza

Danni gravi al cervello inalando Fentanyl, allarme dopo il primo caso

(Adnkronos) - Lo hanno trovato nella sua stanza d'albergo, sconnesso dal mondo, incapace di rispondere alle domande, di eseguire semplici comandi. L'origine della sua sindrome? L'inalazione di Fentanyl, potente oppioide sintetico responsabile di un alto numero di morti di overdose negli Stati Uniti, rilevato anche in Italia in questi giorni fra gli ingredienti di una