Pd: per il nuovo partito meglio un bandito che mille stupidi (la lezione di Carlo M. Cipolla applicata al Congresso che verrà)

ROMA – Ha del comico quanto accade in casa Dem in vista del congresso che dovrà eleggere il nuovo leader. A parte la strada tortuosa indicata in un primo momento dal segretario uscente e tuttora presente, che prima doveva passare per quattro tappe con tempi infiniti e che dopo le numerose proteste è stata un pochino raddrizzata e accorciata, la nuova decisione di nominare il Comitatone di saggi appare scelta che rasenta il ridicolo, con tutto il rispetto di chi ne fa parte. Perché il Comitatone, alla fine, ha un solo scopo: quello di chiudere in un bel recinto (ideologico) la nuova Costituzione del futuro partito ingabbiando da subito il segretario che verrà. Alla faccia della libera scelta degli iscritti e dei nuovi simpatizzanti che si affacceranno per vedere che aria tira: i vecchi capibastone, ognuno per propria quota, hanno scelto la loro parte di saggi col barbatrucco: chissenefrega di quel che accadrà intanto noi ci sistemiamo comunque.

C’è poi un altro indizio che, forse, dà un senso politico a questa operazione: la designazione di Roberto Speranza, non iscritto ai Dem e leader di Articolo uno, frazione politica uscita anni fa dal Pd, a ‘capo Garante’ del Comitatone, che ha subito messo in chiaro che bisognerà combattere l’egemonia liberista, con Andrea Orlando, più volte ministro in questo decennio, che rilancia con “Ordoliberista”. Per molti osservatori tutta questa manfrina, alla fine, servirà a Letta e alla cerchia che con lui si è stretta a corte, per giustificare in qualche modo il rientro dei vecchi compagni, magari con Massimo D’Alema alla testa della banda. Con la speranza di rimanere loro al comando avendo accontentato la ridotta dei ‘sinistri’.

La forza dell’intelligenza alla fine farà comunque saltare tutti questi piani discussi sorseggiando spritz e contando forse sulla forza della stupidità. Qui viene in soccorso la straordinaria lezione di Carlo M. Cipolla, famoso professore di economia in grandi università, che in un manualetto mise nero su bianco con tanto di grafici “Le leggi fondamentali della stupidità umana”. Vado per sintesi, ma il saggio potrebbe ben rappresentare come ci si sta preparando a scegliere il nuovo leader Dem.

Scrive Cipolla: Prima legge: sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione; Seconda legge: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa; Terza legge: una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sè o addirittura subendo una perdita; Quarta legge: le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare, i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo trattare e/o associarsi con stupidi si dimostra un costosissimo errore; Quinta legge: la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. Consideriamo infatti: i danni e i vantaggi che l’individuo procura a se tesso; i danni e vantaggi che l’individuo procura agli altri, secondo Cipolla “gli stupidi sono pericolosi proprio perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può, invece, anche se non lo condivide, capire la logica di un bandito, le cui azioni seguono un modello di razionalità. Il bandito vuole un di più sul suo conto e anche se non è abbastanza intelligente per cercare metodi con cui ottenere un più per sè procurando allo stesso tempo un più anche agli altri, egli otterrà un meno al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto ma è razionale”.

Applicato all’economia, vien da capire che, comunque un bandito rimette in circolazione quel più che ha ottenuto e facendo questo in qualche modo redistribuisce il maltolto. Con una persona stupida, al contrario, tutto è assolutamente impossibile: “La persona intelligente sa di essere intelligente- scrive Cipolla- il bandito è cosciente di essere un bandito; Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza; lo stupido non sa di essere stupido e questo dà maggior forza alla sua azione distruttiva… Rovinando ogni cosa senza malizia, senza rimorso e senza ragione, semplicemente in modo stupido. Per questo la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. La conseguenza è che lo stupido è più pericoloso del bandito“.

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