Studenti davanti al ministero della Salute: “Calendarizzare proposta di legge sul benessere psicologico”

ROMA – Gli studenti tornano davanti al Ministero della Salute per chiedere la calendarizzazione e l’approvazione della loro proposta di legge sul benessere psicologico. I giovani della Rete Degli Studenti Medi e dell’Unione degli Universitari, con la campagna ‘Chiedimi Come Sto’ hanno alzato la voce sul bisogno di assistenza psicologica, chiedendo delle risposte al mondo della politica per far fronte a quella che è una grave crisi generazionale. Gli studenti hanno scritto una proposta di legge, presentata lo scorso 22 marzo con conferenza stampa alla Camera dei Deputati, per chiedere l’introduzione in ogni scuola e università di uno sportello di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling, gestito da un team multidisciplinare, recentemente depositata dalle forze di opposizione alla Camera e al Senato.

Camilla Piredda dell’Udu ha spiegato all’agenzia Dire che i due pilastri della legge sono: rendere accessibile la salute mentale agli studenti attraverso sportelli psicologici gratuiti in ogni scuola e università con all’interno un team multisciplinare; e percorsi di sensibilizzazione sul tema del benessere psicologico. A sostenere l’iniziativa di legge i parlamentari, tra gli altri: Elisa Pirro, Rachele Scarpa, Filippo Sensi, Nicola Zingaretti. "Non abbiamo mai ricevuto ascolto dalle forze di maggioranza- dice Piredda- Questa proposta di legge evidentemente non è della collettività: non c’è stato nè interesse nè dialogo verso un tema che è arrivato ormai al limite. Da sei mesi cerchiamo di metterci in contatto con i ministeri dell’Università, dell’Istruzione e della Salute, ma non ci hanno mai risposto". Secondo l’attivista, il costo di un intervento simile ammonta a circa 60 mln di euro annui a decorrere dal 2024.

"Questo è solo il primo dei tanti presidi che organizzeremo per chiedere attenzione ed interventi alla classe politica sul tema del benessere psicologico. Oggi è tempo di approvare la nostra legge, una legge di civiltà, un primo passo importante per dare delle risposte concrete a chi non sta bene in questo Paese, e per rendere le scuole e le università degli ambienti davvero sicuri", dichiara la Rete degli Studenti Medi."Stare male è normale, ma stare bene è un diritto- continua l’Unione degli Universitari- chiediamo non solo alle forze di opposizione ma all’intero arco parlamentare di farsi carico delle esigenze della nostra generazione, calendarizzando al più presto la nostra legge, e approvandola. Non c’è più tempo: sono già stati troppi i casi di cronaca negli ultimi mesi che hanno confermato un clima dilagante di malessere. È ora di approvare la nostra legge".
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