Il cardinale Zuppi: “Combattere il Covid in Africa, altrimenti ritornerà”

BOLOGNA – La pandemia da Covid-19 va combattuta anche in Africa e con più decisione. Altrimenti “ritorna”. È l’avvertimento spedito dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, ieri nel corso di un incontro sulla situazione africana organizzato nell’ambito del ciclo ‘I Martedì’ del Centro San Domenico e trasmesso online. “Se non combattiamo la pandemia in Africa, ritorna- ammonisce Zuppi- quindi da un certo punto di vista, ci conviene farlo. Vale per questa così come per tutte le altre pandemie”. In Africa, aggiunge il Cardinale, “ci sono affari, fatti anche con gli africani, non c’è dubbio. Ma questo non deve essere un pretesto per continuare a farli, scaricando per di più la responsabilità. Anzi, a maggior ragione bisogna continuare con la solidarietà. Come Europa, dobbiamo pensarci insieme all’Africa”, insiste Zuppi.

“BASTA CRIMINALIZZARE LE ONG, VANNO AIUTATE”

“Le ong spesso vengono criminalizzate e non va affatto bene. Se ci sono responsabilità specifiche, è una cosa. Ma dobbiamo essere orgogliosi di loro e semmai dobbiamo porci il problema di come aiutarle di più”. Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, torna a difendere così le onlus impegnate nella cooperazione internazionale. “Sono persone che danno la vita e sacrificano il loro tempo, con una presenza che è professionale e di pieno volontariato- afferma il cardinale- dobbiamo appoggiarle e aiutarle. Dobbiamo avere orgoglio per queste persone, che costruiscono ponti in condizioni spesso terribili per tutti. Non parliamo di eroi e non sono marziani. È gente che non si è rassegnata, che pensa che il mondo è casa propria e che siamo tutti fratelli. Dovremmo di più guardare il nostro mondo coi loro occhi”.

Zuppi cita anche il caso dell’Etiopia e della guerra nel Tigray. “Tante volte la presenza delle Ong è l’unica speranza- afferma il cardinale- l’unica luce in una situazione disperata, perché c’è una globalizzazione senza misericordia. Gli occhi delle Ong non sono per niente ingenui, ma neanche cinici. Sono di grande realismo e di grande speranza, che non si sono rassegnati nonostante le difficoltà e che continuano a seminare consapevolezza e responsabilità. Guardano gratuitamente, con rispetto, aiutando la società civile e liberando dall’idea commerciale. Vedono anche con occhio politico, nel senso migliore del termine, per rispondere alle necessità della casa comune”.

LEGGI ANCHE: Da Bologna a Bihac: i volontari verso la Rotta dei Balcani

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Ucraina, Zelensky manda i detenuti in guerra. Russia: “Usa e Europa giocano col fuoco”

(Adnkronos) - L'Ucraina si prepara a mandare in guerra anche i detenuti. La Russia intanto frena nell'offensiva nella regione di Kharkiv, mentre invia messaggi ambivalenti. Dalla Cina, il presidente Vladimir Putin mostra una apparente apertura al negoziato. Da Mosca, nelle stesse ore, piovono nuove minacce verso Usa e Ue.  Sul campo, dopo una settimana ad

Giro d’Italia, oggi quattordicesima tappa: orario, come vederla in tv

(Adnkronos) - Il Giro d'Italia 2024 propone oggi la quattordicesima tappa, la cronometro Castiglione delle Stiviere-Desenzano del Garda di 31 km. E' la seconda frazione contro il tempo dopo la Foligno-Perugia (settima tappa) dominata la scorsa settimana dalla maglia rosa Tadey Pogacar. La frazione del 18 maggio, che sarà trasmessa in diretta tv e streaming

Ucraina, Zelensky manda i detenuti in guerra. Russia: “Usa e Europa giocano col fuoco”

(Adnkronos) - L'Ucraina si prepara a mandare in guerra anche i detenuti. La Russia intanto frena nell'offensiva nella regione di Kharkiv, mentre invia messaggi ambivalenti. Dalla Cina, il presidente Vladimir Putin mostra una apparente apertura al negoziato. Da Mosca, nelle stesse ore, piovono nuove minacce verso Usa e Ue.  Sul campo, dopo una settimana ad