Fondi pensione verso nuovi sgravi. Lagarde: salgano i tassi sui depositi

Dall’eliminazione del superbollo auto alla revisione della tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, passando per la riduzione dell’Ires e delle ritenute d’acconto per i lavoratori autonomi. Il lavoro sulla riforma del fisco procede con i partiti che dovranno presentare gli emendamenti al disegno di legge delega entro il 26 maggio alla commissione Finanze della Camera. L’obiettivo di governo e maggioranza è quello di chiudere prima dell’estate. E, come dice il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, «avviare un nuovo rapporto tra fisco e contribuente». Tra le novità al vaglio dei partiti, la revisione della Tobin tax fortemente voluta dalla Lega: allo studio l’esenzione per le transazioni fuori dai mercati regolamenti (Otc) o l’esenzione alle società quota te con capitalizzazione fino a i miliardo, o perfino la sua abrogazione. Potrebbero poi scendere al 10% (dal 20%) le ritenute d’acconto per i lavoratori autonomi. Forza Italia lavora sulla riduzione dellires e del carico fiscale per le imprese e anche sull’aumento della dcducibilità dei contributi versati ai fondi pensione, oggi fissato a 5.164,57 euro. Ma c’è anche l’intenzione di ridurre se non azzerare quelle mini imposte poco produttive per le casse dello Stato, per le quali l’Agenzia delle Entrate stima introiti annuali di circa 253 milioni di euro. Già il governo Draghi aveva in programma di rivederli. Tra queste quasi sicura l’eliminazione del superbolìo nato nel 2011 per auto di lusso e suv. Potrebbe anche saltare l’imposta sui giochi che non prevedono vincite di denaro, come biliardini, flipper, freccette: per i gestori di bar e locali spesso è più alta l’imposta dell’introito maturato. Ci sono poi le tasse su lauree, diplomi, iscrizioni scolastiche, esami, tutte imposte che rischiano di generare più costi di gestione che benefici alle casse pubbliche. Intanto ieri la presidente Bce Christine Lagarde, parlando dei rialzi dei tassi d’interesse, al Tg1 ha detto: «Se aumentano, i depositi e i risparmi dei cittadini dovrebbero essere remunerati di più, c’è bisogno di dialogo tra banche e clientela».