Il caffè brasiliano? Sempre più sostenibile e tracciabile

ROMA – Una produzione pionieristica per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, caratterizzata da “sostenibilità” e “tracciabilità”: è quella del caffè brasiliano, una delle principali voci delle esportazioni dal Paese sudamericano secondo la direttrice esecutiva della Associacao Brasileira de Cafe’s Especiais (Bsca), Vanusia Nogueira, e il direttore generale del Conselho dos esportadores de Cafe brasileiro (Cecafé), Marcos Mattos.L’agenzia Dire li ha intervistati dopo una tre giorni di fiera online sul foodservice dolce, Sigep Exp, che ha visto la presenza anche di realtà del caffè brasiliano. Mattos ha fornito alcune coordinate della sostenibilità del prodotto, sia dal punto di vista ambientale che economico.”Stando alle regole stabilite dal Codice forestale nazionale una porzione molto significativa di territorio, che tocca l’80 per cento nella regione amazzonica, deve essere preservata e non può essere impiegata per la produzione” ha sottolineato il dirigente, evidenziando anche un altro aspetto, relativo alla suddivisione dei proventi della vendita del caffè. “Tra l’80 e il 93 per cento del prezzo del prodotto finale che esportiamo torna nelle tasche dei produttori” afferma Mattos: “Un dato molto significativo se pensiamo che nel resto del mondo si aggira in media tra il 40 e il 65 per cento”.Numeri che indicano chiaramente, ha evidenziato Nogueira, “che la stragrande maggioranza del caffè che esportiamo è tracciabile”. Secondo la direttrice della Bsca, infatti, “fin dagli anni ’90 in Brasile si è lavorato sulle certificazioni della filiera e ora possiamo dire di essere il maggior produttore al mondo di caffè che presenta queste garanzie”. Tra i “bolli” che attestano la tracciabilità del prodotto ce ne sono di internazionali, ha ricordato Nogueira, come “Rainforest Alliance o Starbucks C.a.f.e. Practices”, ma anche di locali, come “Cerifica Minas, elaborato in uno degli Stati dove si produce il nostro caffè, il Minas Gerais”.Se il Brasile è uno dei principali produttori, l’Italia è uno dei più importanti consumatori del prodotto finito,soprattutto nella sua versione “espresso”, nota in tutto il mondo. Un legame forte tra i due Paesi, quindi, che vuole essere ulteriormente valorizzato. “Sono sempre di più i giovani italiani interessati al nostro enorme patrimonio di qualità speciali di caffè” ha detto Nogueira. Un mondo, quello del caffè prodotto dal gigante sudamericano, poco conosciuto, ha confermato Felipe Ribeiro, responsabile dell’ufficio agribusiness dell’ambasciata brasiliana in Italia, ascoltato dalla Dire in videoconferenza.

“Il nostro obiettivo è far conoscere di più questo prodotto; nei giorni scorsi ne abbiamo mandato campioni a un’accademia dell’espresso di Firenze e a un bar, in Nord Italia: sono rimasti sorpresi dalla sua qualità”.
]]

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

La differenza tra fascismo e comunismo? Le parole di Barbero, che se la ride con Damilano

ROMA – Quello di ieri è stato un 25 aprile molto partecipato in tutte le città italiane. A Roma, con 16mila presenze si riconferma il successo della Festa della resistenza, che ha dal 23 al 25 aprile, ha proposto oltre 80 appuntamenti. La percezione è che, oggi più che mai, sia fondamentale ricordare la liberazione

Bce, attese consumatori inflazione a 12 mesi calano ancora al 3%

Si attenua anche il livello di incertezza Roma, 26 apr. (askanews) – Nuove attenuazioni sull'inflazione percepita e attesa dai consumatori nell'area euro. Secondo l'ultima indagine mensile effettuata dalla Bce, sulla media dei 12 mesi trascorsi hanno percepito un livello di crescita dei prezzi al consumo del 5%, rispetto al più 5,5% riportato nell'indagine precedente. L'aspettativa

Honda investe 10 mld euro in Canada per auto elettriche e batterie

La casa automobilistica venderà 100% elettrico entro il 2040 Roma, 26 apr. (askanews) – La casa automobilistica giapponese Honda Motor ha annunciato oggi in un comunicato un investimento da 15 miliardi di dollari canadesi, oltre 10 miliardi di euro, in Canada per la costruzione di una "catena di valore" nel settore dell'auto elettrica. Si tratta