Covid, Sileri: “Niente panico sulla variante indiana. Tra 15 giorni nuovo punto sulle riaperture”

ROMA – Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s) è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Sulla variante indiana, dopo la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza di bloccare gli ingressi da India e Bangladesh, Sileri ha provato a gettare acqua sul fuoco: “Ogni volta che esce una variante si genera il panico, bisognerebbe essere piĂą attenti nella comunicazione – ha affermato il sottosegretario – Non necessariamente le varianti sono piĂą aggressive o contagiose, ma in ogni caso saremo capaci di reagire”. La situazione nel subcontinente indiano si è notevolmente aggravata negli ultimi giorni, e il governo italiano ha promesso di fornire aiuti all’India, che continua a registrare oltre 300mila nuovi contagi al giorno.

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“SULLE RIAPERTURE NUOVA VALUTAZIONE TRA 15 GIORNI”

“Bisogna essere cauti come è stato il governo con le riaperture, credo che questo sia il giusto compromesso tra prudenza e coraggio. Tra 15 giorni si valuteranno i numeri e si valuterĂ  come procedere”. Così il sottosegretario Sileri, che è anche intervenuto sul pressing della Lega per abolire il coprifuoco, che ha portato a un accordo nella maggioranza per rivedere i dati entro maggio. “Era giĂ  evidente che si sarebbe rivalutata la situazione in base all’andamento dei dati – ha precisato Sileri -, è poco auspicabile che ci possa essere un coprifuoco che duri per tutta l’estate, non vedo perchĂ© dovrebbe essere così considerando la progressione delle vaccinazioni. Se poi arrivasse una variante che elude tutti i vaccini che abbiamo a disposizione non possiamo saperlo, ma questa è un’ipotesi molto improbabile”.

“MOZIONE CONTRO SPERANZA INUTILE, DOBBIAMO STARE UNITI”

Sileri è anche tornato sulla sua assenza in aula durante il voto sulla mozione di sfiducia a Speranza, motivata dalla nascita del figlio. “Roberto sapeva che partoriva mia moglie, purtroppo non potevo rinviarlo – ha ironizzato – Peraltro giĂ  mi ero espresso la scorsa settimana sul fatto che la mozione non serviva, è il momento di restare uniti, ci sarĂ  tempo per capire le responsabilitĂ  del singolo, ad esempio sul piano pandemico, ma questo non è nĂ© Sileri nĂ© Speranza, a mio avviso è un problema legato a qualche burocrate del ministero, ma c’è una procura che sta lavorando”.

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