ANCONA – Si è svolta oggi pomeriggio la presentazione dello studio Definizione di una strategia per la valorizzazione dei borghi realizzato da Camera di Commercio delle Marche e UniversitĂ Politecnica delle Marche – Dipartimento di Management. Un progetto dal titolo ‘Bello, ci vivrei’ il cui evento di presentazione è stato organizzato con la Regione Marche che insieme a Camera Marche lavora perchĂ© luoghi da cartolina diventino spazi di vita, socialitĂ , produzione sostenibile.
All’incontro è intervenuto il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: “Quello della valorizzazione delle aree interne è un tema centrale nella strategia di sviluppo della comunitĂ regionale e come ci ha indicato lo studio condotto dalla Politecnica delle Marche e dal rettore Gregori e presentato oggi alla Camera di Commercio delle Marche, lo spopolamento di queste aree è una realtĂ assodata. Siamo una regione di piccole dimensioni, con moltissimi comuni sotto i 15 mila abitanti ed è un fatto che stiamo perdendo un patrimonio di attrattivitĂ proprio a causa dello spopolamento. Ma al di lĂ della questione demografica, noi abbiamo una vera e propria necessitĂ di preservare un patrimonio sociale, storico, economico che è a rischio. Un rischio che può tradursi in costi pesanti per tutti. Oggi piĂą che mai ci siamo resi conto dell’importanza degli spazi da vivere e allora dobbiamo segnare un punto di svolta importante con la valorizzazione di questi spazi, non in competizione tra settori dell’economia del turismo, ma in sinergia. Quello dei borghi non è un circuito chiuso ma aperto, che va affiancato ad altri comparti per aggiungere attrattivitĂ , perchĂ© è un potenziale di esaltazione della bellezza insieme a tutto l’indotto che ne deriva (dall’artigianato all’enogastronomia, all’ambiente) da realizzare come in un’unica filiera. Per raggiungere insieme l’obiettivo principale: la destagionalizzazione dell’offerta, molto piĂą appetibile oggi alla luce di un’evoluzione della domanda. Dobbiamo rivendicare con orgoglio le nostre bellezze e tutto il loro potenziale. In tale senso la proposta di legge regionale per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici va nella giusta direzione, e c’è sicuramente tanto lavoro da fare per una organica valorizzazione delle aree interne che passa anche dal miglioramento infrastrutturale, ma posso con soddisfazione osservare che attorno a questo progetto, su cui vogliamo coagulare le migliori energie, c’è molto entusiasmo e grande interesse”.
Dopo gli interventi di Gino Sabatini, presidente Camera di Commercio delle Marche, Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell’Umbria, Gennaro Strever, presidente della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, Gian Luca Gregori, rettore Univpm, Valerio Temperini, docente Marketing Univpm, Massimiliano Polacco, componente Giunta Camera Marche con delega al Turismo ed altri, le conclusioni sono state affidate a Giorgia Latini, assessore regionale alla Cultura: “Ringrazio la Camera di Commercio e l’UniversitĂ Politecnica che ci hanno offerto l’opportunitĂ di questo confronto fondamentale. Ci sono stati moltissimi spunti importanti e abbiamo ascoltato contributi qualificati per illustrare progetti giĂ qualitativamente molto avanzati e praticabili. Mi fa piacere che ci sia questa grande attenzione sulla valorizzazione dei borghi storici che fin dall’insediamento della giunta regionale abbiamo eletto a prioritĂ . Valorizzazione di tutti i territori della regione punteggiati dai borghi, bellissimi in ogni zona, ma certo quelli delle aree interni hanno sofferto di piĂą e soffrono la carenza di servizi, carenza che certamente non incentiva le famiglie e le giovani coppie a restare. Allora dobbiamo creare azione sinergiche, convergenti e strategiche per dare vantaggi a vivere nei borghi, a restarci sentendolo come un privilegio. La proposta di legge che abbiamo presentato si caratterizza proprio per l’intersettorialitĂ con l’obiettivo di rilanciare i nostri meravigliosi borghi che hanno una tradizione e un’identitĂ culturale ricchissima, mettendoli in risalto anche attraverso una promozione turistica mirata. Una delle prime azoni concrete sarĂ il festival ‘Marchestorie’ un megafono per attrarre flussi turistici affinchĂ© diventi negli anni un brand culturale che identifichi il nostro territorio”.
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