Il confronto tra maggioranza e opposizione sui decreti attuativi della riforma fiscale ha messo in evidenza luci e ombre della riforma stessa e alcuni punti dâincontro sui quali è possibile lavorare per integrarla e migliorarla nel tempo.
Per Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della commissione AttivitĂ produttive della Camera âsi parte da un lavoro importante allâinterno delle commissioni Finanza di Camera e Senato che ha portato a formulare diverse osservazioni giunte allâattenzione dellâEsecutivo. In particolare lâutilizzazione degli studi di settore Isa in modo che i termini per lâinvio delle dichiarazioni non siano anticipati e siano di massimo utilizzo eliminando la valutazione âottoâ che poneva seri limiti. Il modo migliore per combattere lâevasione, oltre i controlli, è quello di avere sanzioni piĂš umane, meno burocrazia, piĂš equitĂ . Se il fisco è semplice e meno pesante diventa concorrenziale rispetto allâevasioneâ.
Fautore del dialogo tra schieramenti Luigi Marattin, parlamentare di Italia Viva in Commissione Bilancio a Montecitorio: âSul concordato preventivo siamo favorevoli. Tuttavia bisogna chiarire che si tratta di unâopportunitĂ che per il 5% dipende dalle regole che lo governano e per il restante 95% dipenderĂ da che proposte lâAgenzia farĂ ai contribuenti. Da quali energie potranno essere messe in campo per strutturare le proposte. Mi chiedo se ci sia il personale per formulare milioni di proposte di concordato lâannoâ.
Sul fronte dellâopposizione è intervenuta Cristina Tajani, senatrice del Pd in commissione Finanze a Palazzo Madama: âNoi speriamo che il governo decida di non apportare le modifiche che la maggioranza propone come lâabolizione del livello otto degli Isa e il vincolo del 10% nella proposta. Sarebbero messaggi sbagliati che disincentiva dallâessere affidabili. Abbiamo sentito parole rassicuranti su questi punti dal viceministro Leo ma restano molte criticitĂ sullâapproccio complessivo di questo strumentoâ.
Sullâascolto dei professionisti ha posto lâaccento Emiliano Fenu, capogruppo del M5s in Commissione Finanze alla Camera: âServe lâascolto delle categorie rappresentative dei professionisti per orientare lâattivitĂ legislativa in una materia cosĂŹ delicata come quella tributaria. Il problema principale è quello di snellire il sistema fiscale venendo incontro alle esigenze dei commercialisti e dei loro clienti. Ho stima del direttore dellâAgenzia delle Entrate ma è evidente che il sistema crea problemi organizzativi a volte insormontabili, con sale dâaspetto delle sedi dellâAgenzia delle Entrate che sembrano quelle di un pronto soccorso. I canali per interloquire, anche quelli telematici, non stanno funzionando adeguatamente. In questa situazione come si fa a parlare di miglioramento del rapporto fisco â contribuente?â.
Fiducioso sugli esiti della misura approvata dal governo Andrea De Bertoldi, deputato di Fratelli dâItalia in Commissione Finanze a Montecitorio: âApriremo il concordato a tutte le partite iva, non ci sarĂ piĂš il limite di punteggio degli isa e tutti potranno accedere alla formula che lâamministrazione finanziaria riterrĂ di proporre. Una misura che dĂ certezze sugli introiti allo Stato e tranquillizza lâoperatore economico che potrĂ operare serenamente senza temere problemi fiscali. Altre misure importanti sono quelle della riduzione delle tassazioni a carico delle casse dei professionisti affinchĂŠ possano investire nellâeconomia reale, misure per le societĂ tra professionistiâ.