Fisco, no di Draghi alla ‘patrimonialina’: centrosinistra in ordine sparso

ROMA – Mario Draghi e il Partito Democratico su fronti opposti su una materia centrale nella traiettoria del governo, quella della riforma fiscale. La pietra dello scandalo è la proposta del segretario Pd di finanziare una ‘dote ai 18enni’ facendo leva sull’aumento dell’1 per cento della tassa di successione per i patrimoni oltre il milione di euro.

Per Draghi non se ne parla: “Non è il momento di prendere soldi agli italiani, è il momento di darli. Siamo ancora in fase di recessione”, dice nel corso della conferenza stampa sul decreto sostegni bis.

Il Pd non si da’ per vinto. A cominciare dallo stesso segretario, che nel corso di un’iniziativa sulla precarietĂ  ribadisce il concetto: “I giovani sono la fascia piĂą bistrattata dalla pandemia. La fascia piĂą ricca della nostra popolazione può permettersi un aumento dell’1 per cento della tassa di successione. Sarebbe un bellissimo segnale”.

Per Letta si tratta di restituire, visto che si è chiesto “ai giovani un sacrificio per mettere in sicurezza la fascia piĂą fragile della popolazione. Vogliamo dargli la possibilitĂ  di potersi comprare una casa, continuare gli studi e avere un lavoro, senza dover dipendere dalle condizioni delle famiglie di partenza”.

Il vicesegretario dem Peppe Provenzano si rivolge direttamente al premier: “La proposta del Partito Democratico è ‘dare’. Tassare l’1% piĂą ricco, che eredita milioni di euro o li riceve in dono, non è prendere: è restituire alla societĂ . Presidente Draghi, la tassa di successione c’è nei paesi piĂą avanzati, la propongono il FMI e l’Ocse, ne sta parlando Biden”.

Come talvolta accade il Partito democratico si spacca. La minoranza interna sembra schierarsi sulle posizioni di Draghi. “Condivido totalmente la risposta del presidente Draghi”, dice infatti Andrea Marcucci. E per una volta, Matteo Salvini non puo’ essere accusato di polemizzare con il presidente del consiglio. “Anche in questa circostanza – twitta con qualche enfasi – c’è piena sintonia con il premier Draghi. Se c’è una cosa di cui l’Italia non ha bisogno sono nuove tasse. Letta e il Pd si rassegnino”. Contrari alla ‘patrimonialina’ anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. La destra è compatta.

E il centrosinistra si lacera. Per il renziano Davide Faraone l’idea di Letta “è fuori dal mondo. Non è il momento di mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

“Buon senso”, “la strada giusta”, è invece il commento di Nicola Fratoianni, per il quale “la reazione di Draghi è del tutto inadeguata”. Timidi anche i Cinque Stelle. O meglio, silenti. Nessun commento al momento dal quartier generale pentastellato.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

La differenza tra fascismo e comunismo? Le parole di Barbero, che se la ride con Damilano

ROMA – Quello di ieri è stato un 25 aprile molto partecipato in tutte le città italiane. A Roma, con 16mila presenze si riconferma il successo della Festa della resistenza, che ha dal 23 al 25 aprile, ha proposto oltre 80 appuntamenti. La percezione è che, oggi più che mai, sia fondamentale ricordare la liberazione

Bce, attese consumatori inflazione a 12 mesi calano ancora al 3%

Si attenua anche il livello di incertezza Roma, 26 apr. (askanews) – Nuove attenuazioni sull'inflazione percepita e attesa dai consumatori nell'area euro. Secondo l'ultima indagine mensile effettuata dalla Bce, sulla media dei 12 mesi trascorsi hanno percepito un livello di crescita dei prezzi al consumo del 5%, rispetto al più 5,5% riportato nell'indagine precedente. L'aspettativa

Honda investe 10 mld euro in Canada per auto elettriche e batterie

La casa automobilistica venderà 100% elettrico entro il 2040 Roma, 26 apr. (askanews) – La casa automobilistica giapponese Honda Motor ha annunciato oggi in un comunicato un investimento da 15 miliardi di dollari canadesi, oltre 10 miliardi di euro, in Canada per la costruzione di una "catena di valore" nel settore dell'auto elettrica. Si tratta