Sanità pubblica in difficoltà

Tra carenze di personale e tagli nei bilanci delle aziende sanitarie, i tempi delle liste d’attesa crescono a dismisura e la sanità pubblica trova sempre più difficoltà a garantire servizi adeguati ai cittadini. È il tema affrontato nel corso del Cnpr Forum “Senza salute non c’è futuro, analisi e prospettive sul sistema sanitario nazionale tra demografia e sostenibilità”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Ugo Cappellacci (Forza Italia), presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; Sandra Zampa, senatrice del Partito democratico in Commissione Affari Sociali a Palazzo Madama; Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia nelle Commissioni Bilancio e Lavoro a Montecitorio e Elisa Pirro, parlamentare del M5s in Commissione Bilancio al Senato.

Nel corso del dibattito, moderato da Annamaria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Teramo: “Curarsi oggi nel settore pubblico è sempre più complicato. Quando si prenota una visita occorre essere ‘pazienti’ in tutti i sensi. Le liste d’attesa sono un problema oramai non più procrastinabile. Occorrono interventi efficaci per snellirle, per mantenere la fiducia nel nostro servizio sanitario nazionale e per tutelare il diritto alla salute dei cittadini italiani. Se da un lato è necessario aumentare investimenti in sanità, dall’altro l’Europa emana decreti e impegni di spesa per la sostenibilità, come ad esempio quello per le case green. Bisogna mettersi d’accordo sulle priorità, tenendo conto di specificità e criticità che ogni Paese membro si trova a dover affrontare”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni (consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili): “Il Servizio Sanitario Nazionale si trova in enorme difficoltà. Dobbiamo chiederci se lo Stato voglia continuare ad essere erogatore di prestazioni in favore della salute in maniera universale e paritaria per tutti i cittadini. Se così dev’essere, servono modifiche attente e il ripristino della centralità dell’operatore sanitario oggi così mortificato da essere costretto a cercare fortuna in altri Paesi. Stabilire le priorità nel bilancio dello Stato tra ambiente e sanità è sicuramente difficile. Bisogna puntare a rafforzare i servizi ai cittadini e lo stato sociale del nostro Paese che è ancora tra i più invidiati del mondo”.

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Inchiesta Genova, Bucci: “Pentito? Forse di qualcosa sì, ma lo dirò ai magistrati”

GENOVA – È pentito di essere andato sullo yacht di Spinelli? “Io non sono pentito di nulla. Forse di qualcosa sì, ma…non lo so, magari me lo tengo per me, lo dirò quando parlerò coi magistrati”. Così il Marco Bucci, stamattina a margine di un convegno del “Giornale” a Palazzo Ducale. Il sindaco di Genova

Meloni: “Vorrei tenere questi ministri per 5 anni, non è mai successo”

ROMA – “Non ho mai pensato a fare un rimpasto di governo”. Lo ha assicurato ieri Giorgia Meloni, ospite della Verità. “Vorrei arrivare a cinque anni con il governo che ho nominato, non è mai successo nella storia”, aggiunge. LEGGI ANCHE: Rai, Meloni: “Il problema è che non c’è più tele Pd. Io ultima rispetto

Dimissioni Toti, arrivano anche 8 mila firme dopo le 40 mila email

GENOVA – L’associazione ‘Genova che osa’ ha consegnato ieri mattina ottomila firme con la richiesta delle dimissioni del governatore Giovanni Toti ai gruppi del consiglio regionale. Un appello che si somma alle oltre 40.000 mail inviate dopo l’iniziativa lanciata giovedì scorso in occasione della manifestazione in Piazza De Ferrari, a Genova. La consegna è avvenuta