Gkn, Whirlpool e Gianetti: dopo lo sblocco dei licenziamenti i sindacati preparano ondata di scioperi

ROMA – Dopo lo sblocco dei licenziamenti, i sindacati provano a reagire. Sono infatti tre le procedure di licenziamenti collettivi, per un totale di circa mille lavoratori, avviate dopo il primo luglio. I lavoratori degli stabilimenti di Gkn, Whirlpool e Gianetti si organizzano con scioperi, manifestazioni e interlocuzioni istituzionali, ma la protesta si allarga a tutto il mondo del lavoro con le sigle dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil che annunciano scioperi e assemblee in tutta italia: “si tratta di decisioni inaccettabili che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, occorre mobilitarsi”, scrivono in una nota congiunta Fiom, Fim e Uilm.

GKN, LUNEDÌ LA MANIFESTAZIONE DEI SINDACATI. TODDE: PRESTO NUOVO TAVOLO

LunedĂŹ prossimo in piazza Santa Croce parleranno i lavoratori della Gkn e i sindacati. È quanto spiegato da Cgil, Cisl e Uil nel programma diffuso in vista della manifestazione che accompagnerĂ  lo sciopero generale indetto per sostenere la vertenza esplosa nello stabilimento di Campi Bisenzio. Dal palco, quindi, ci saranno sei interventi di lavoratori e lavoratrici, insieme a quelli della segretaria generale di Cgil Firenze, Paola Galgani (che sarĂ  l’ultima a parlare), del segretario generale di Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi, e del coordinatore della Uil per l’area fiorentina, Leonardo Mugnaini.

“Non mi era mai capitato, questa non è una crisi industriale ma una vertenza con tematiche finanziarie, lo stabilimento è stato trasformato in un prodotto finanziario, non è un atteggiamento corretto nel metodo e nel merito”. CosĂŹ la viceministra del Mise Alessandra Todde, in una intervista a Il Correre, all’indomani del tavolo Gkn, dove “il fondo britannico ha mandato, in videocollegamento, un avvocato”.

Todde assicura che “riconvocheremo il tavolo in tempi brevi e lavoreremo in sinergia con tutte le istituzioni per una soluzione concreta per la cittĂ  e i lavoratori”. Rispetto alle delocalizzazioni osserva che “abbiamo strumenti giĂ  in essere e stiamo lavorando per rafforzare il quadro normativo. Ad esempio, possiamo rivalerci sulle aziende chiedendo la restituzione di incentivi e ammortizzatori. Il problema- conclude la vice ministra- è che vale solo rispetto a delocalizzazioni fuori dall’Unione europea perchĂŠ per delocalizzazioni in Ue, le norme comunitarie non consentono di rivalerci. Vogliamo affrontare il problema sia dal punto di vista parlamentare che governativo. E lavorerò per una soluzione seria e concreta”.

WHIRLPOOL, SINDACATI: IL 22 SCIOPERO DEL GRUPPO CON MANIFESTAZIONE A ROMA

Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm insieme al coordinamento sindacale di Whirlpool hanno deciso nel corso della riunione tenutasi questa mattina uno sciopero di 8 ore, di tutto il gruppo con manifestazione nazionale a Roma per giovedĂŹ 22 luglio.

“Le lavoratrici e i lavoratori Whirlpool saranno in sciopero e in piazza a Roma- spiegano i metalmeccanici- giovedĂŹ prossimo contro l’arroganza dell’azienda che ha aperto le procedure di licenziamento in barba alle richieste di sindacati e Governo di utilizzare prima le 13 settimane di cassa integrazione previste dall’intesa sottoscritta da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria con il Governo”.

BARRICATE FIOM SU GIANETTI: 8 ORE DI SCIOPERO MARTEDI’

Otto ore di sciopero martedĂŹ prossimo, 20 luglio, con un presidio davanti la Provincia di Monza in occasione di Brianza ReStart. E una richiesta perentoria di “immediato intervento del Governo”. Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Brianza, comincia a schierare l’artiglieria pesante sulla vertenza Gianetti Ruote.

“Sono ormai trascorsi piĂš di dieci giorni da quando è stata inviata la mail di chiusura del sito e, nonostante le ripetute richieste di incontro fatte al Ministro dello Sviluppo Economico, niente si è mosso. E’ come se al Governo non interessi nulla del fatto che 152 lavoratori stiano perdendo il posto di lavoro. Ma si rendono conto della bomba sociale che si è innescata in Brianza?”. Il leader dei metalmeccanici tiene sotto tiro “la politica e le istituzioni che fanno convegni mentre ci sono Fondi di investimento che violentano il sistema industriale di un territorio”.

Infine un parallelo tra Gianetti e GKN e Whirlpool “che sono vertenze che per la loro natura, per come sono nate e per come si stanno sviluppando devono essere affrontate dalla Presidenza del consiglio che deve convocare un tavolo con i ministeri competenti per avviare un confronto che garantisca l’occupazione” conclude Occhiuto.

FIOM-FIM-UILM: DA LUNEDÌ SCIOPERO IN AZIENDE METALMECCANICHE

Due ore di sciopero con assemblee in tutti i luoghi di lavoro a partire da lunedĂŹ 19 luglio fino a fine mese in tutte le aziende metalmeccaniche. CosĂŹ Fim, Fiom, Uilm che spiegano: “Dopo lo sblocco dei licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria nei giorni scorsi alcune aziende e multinazionali (Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre ancora) hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori. Si tratta di decisioni inaccettabili, che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacitĂ  industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale”.

Per i metalmeccanici “le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dalla comunitĂ  europea sul PNRR vanno utilizzate per innovare il sistema produttivo del paese, realizzare la transizione ecologica e digitale, dare soluzioni alle tante crisi aperte, creare nuova e stabile occupazione. Per fare questo, per accompagnare questo processo, occorre riformare gli ammortizzatori sociali, renderli universali, ma anche vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietĂ  lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Per tutte queste ragioni “occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico”.

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