Il Collettivo di fabbrica della Gkn medita di disertare il prossimo tavolo al Mise

FIRENZE – “Attese per il tavolo del Mise di lunedì? Nessuna”. Anzi “al momento se non ci chiariscono a cosa serva è da vedere se andremo. Ne stiamo discutendo, ma l’azienda si dichiara in liquidazione. Di cosa stiamo parlando? Può darsi vada solo la Fiom nazionale”. È quanto spiegano dal Collettivo di fabbrica della Gkn, mentre nei giardini della Fortezza da Basso, luogo intercettato per il concentramento della manifestazione nazionale di Firenze in favore della fabbrica di Campi Bisenzio, cominciano ad esserci diverse centinaia di persone.

“Il ministero del Lavoro, per dire, potrebbe far formalizzare all’azienda altri 50 giorni di procedura” per il licenziamento collettivo, “visto che dopo i primi 75 volendo ce ne sono altri 50. Ma non credo che l’azienda seguirà queste regole di ingaggio. In molti teniamo che il 23 settembre partano le lettere (di licenziamento, ndr)”. Negli scorsi giorni, il leader del M5S Giuseppe Conte ha incontrato i lavoratori e ha dichiarato: “Dobbiamo costringere l’azienda al dialogo”.

Intanto le dimensioni della manifestazione cominciano a farsi robuste. E gli operai hanno allestito anche dei gazebo per il loro ‘merchandising’, dove vendono le magliette (a 10 euro) simbolo della vertenza e che oggi vanno per la maggiore: quelle con il logo del collettivo nato nello stabilimento, i due semiassi incrociati. Il corteo, a quanto si apprende, dovrebbe partire tra le 15.30 e le 16 (anche per dar modo alle delegazioni del G20 di uscire dalla città). Dalla Fortezza attraverserà parte del centro, per poi salire a piazzale Michelangelo, che dovrebbe essere raggiunto dopo le 19.

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