Tajani: “Con crisi urne anticipate? È ipotesi da portare al Colle”

È forse il momento più difficile per Forza Italia, sotto la scure di sondaggi che la danno sotto il 10 percento. Alle prossime Europee il partito di Silvio Berlusconi sarà sotto esame e dovrà dimostrare non solo di esserci, ma soprattutto di avere un peso a Bruxelles e nel Partito popolare europeo. La lotta, in momento dove si alzano muri e si chiudono i porti, sarà senza frontiere, ma Antonio Tajani, presidente del Parlamento Ue e vicepresidente azzurro, in una intervista a #PoliticaPresse, avverte: “Il voto ai partiti sovranisti non cambierà assolutamente nulla. Serve un voto utile alla grande famiglia del Ppe che determinerà tutte le scelte e tutte le alleanze all’interno del Parlamento”.

Qual è lo stato di salute di Forza Italia? È buono. Il nostro ruolo è quello di occupare lo spazio presente fra la Lega e il Pd che con Zingaretti si è spostato a sinistra. E’ uno spazio che ha bisogno di un punto di riferimento.

Cosa serve alla nuova Europa? La grande riforma da fare è quella del ritorno alla politica che deve essere protagonista rispetto alla burocrazia. Per questo servono dei grandi leader, ecco perché Berlusconi si candida.

Il premier Conte ha ‘dimissionato’ il sottosegretario Armando Siri. Ha vinto Di Maio su Salvini? Io se fossi stato in Siri mi sarei dimesso senza dare la possibilità a Di Maio di spuntarla politicamente. L’Italia non può fermarsi per una vicenda che poteva essere chiusa in 24 ore, ci sono problemi più importanti a partire dalla disoccupazione. E invece assistiamo a litigi su tutto.

Con l’uscita di scena di Siri però, come ha confermato Di Maio, si aprirà il tavolo sulla flat tax… E’ un anno che sono al governo e dicono faremo…è una presa in giro. Se si voleva fare la flat tax si poteva fare 3-4 mesi fa.

È evidente che il matrimonio tra Lega e M5S sta vivendo un momento difficile. In caso di crisi di governo, Zingaretti ha già annunciato che andrà dal capo dello Stato a chiedere le elezioni anticipate. E voi? Mi pare che questa sia une delle soluzioni da proporre al capo dello Stato a meno che non ci sia una divisione all’interno del M5S con parlamentari disposti a sostenere un governo di centrodestra per fare alcune scelte di politica economica per combattere la crisi. Altrimenti bisogna andare a elezioni anticipate per avere un governo di centrodestra omogeneo che affronti i problemi del nostro Paese a partire dalla disoccupazione.

Nel caso, Salvini sarebbe il premier? Vedremo, io non ho pregiudizi nei confronti di nessuno

Una cosa buona fatta dal governo? Faccio fatica a trovarla. Direi che la legittima difesa è una buona norma. E’ migliorabile perché serve anche il controllo del territorio ma serve per dare un segnale.

Di Maio in merito alle inchieste di questi giorni parla di ‘piaga gravissima’ da combattere. Io sono sempre stato garantista. Non ho mai detto una parola sulle vicende che hanno riguardato la Raggi o il Pd in Umbria o su quella di Siri. Una persona è colpevole quando è condannata nel terzo grado di giudizio. Poi ci sono le scelte politiche e noi abbiamo deciso di sospendere i consiglieri che sono stati coinvolti nell’ultima indagine in attesa di sapere cosa è successo chiediamo solo che si faccia presto.

È sorpreso del fatto che queste maxi inchieste escano fuori sempre sotto elezioni? No, capita sempre così. Sarà il caso…mah.

Come candidato capolista al centro-Italia, secondo lei come è stata affrontata la questione di Roma? Se Roma fallisce sarebbe un disastro per l’intero Paese. E’ il nostro biglietto da visita e non può essere abbandonata a se stessa. Roma non è come tutte le altre città, ha un sovraccarico di responsabilità come tutte le capitali europee, sbaglia gravemente la Lega ad assestare un colpo mortale alla Capitale, sbaglia a non voler far assumere dallo Stato il debito di Roma per ristrutturarlo. Chi abbandona la città non fa un danno ai romani ma a tutto il Paese.

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