Venerdì studenti di nuovo in piazza a Roma: “Per Lorenzo e per il nostro futuro”

ROMA – Dopo la manifestazione di domenica scorsa, il movimento studentesco ‘la Lupa’ chiama “tutte le studentesse e gli studenti di Roma di nuovo in piazza questo venerdì, ore 16.30, a piazza dell’Esquilino, per Lorenzo e per il futuro di una generazione che vuole costruire passo a passo il suo riscatto”, scrivono in un comunicato.

“Il movimento la Lupa domenica ha saputo rispondere con determinazione all’ennesima morte dovuta a un sistema basato sul profitto e a un modello di scuola che non tutela e considera noi studenti e studentesse- scrivono- Vogliamo studiare in sicurezza, vogliamo diritto allo studio garantito a tutti i giovani, vogliamo poter manifestare il nostro dissenso, senza il ricatto della repressione messo in atto dalle istituzioni, dai presidi e dalla polizia. Non saranno di certo la repressione, fatta con le manganellate in piazza e con le sospensioni nelle scuole, che sono le uniche risposte che abbiamo dalle istituzioni, a fermare la nostra lotta contro l’alternanza e contro questa scuola che uccide”.

Perciò estendono l’invito a partecipare “a tutte le realtà sociali conflittuali della città, che da sempre si mobilitano al fianco delle studentesse e degli studenti per una scuola migliore”, e che dicono “no allo sfruttamento, al precariato, alla repressione e ai silenzi delle istituzioni”. Al contrario, non sono disposti ad accettare nella piazza “la presenza di tutte quei partiti e sindacati, come la CGIL o le sue organizzazioni giovanili, che sono stati sempre conniventi e corresponsabili delle decisioni prese dai governi sulla scuola negli ultimi anni e continuano a difendere e legittimare l’Alternanza, chiedendo miglioramenti e raccontando la favola della ‘Buona’ Alternanza. L’Alternanza buona non esiste, la vostra scuola non va migliorata, va rivoluzionata, e la morte di Lorenzo qualche giorno fa lo ha mostrato chiaramente a tutti. Le scuole non sono aziende, i presidi non sono manager, il sapere non è profitto”, concludono.

In realtà Gabriele De Simone, il giovane morto la settimana scorsa al suo ultimo giorno di stage in azienda, frequentava il Centro di Formazione Professionale e la sua morte non è connessa all’alternanza scuola-lavoro. A fare chiarezza sulla questione è stato il presidente della rete ATI del Friuli-Venezia Giulia che si chiama EffePi (F sta per formazione, P per professionale), che coordina l’offerta formativa dei 13 enti della Regione con curvatura professionalizzante, tra cui anche il ‘Bearzi’ di Udine, l’istituto frequentato da Lorenzo Parelli.

APPROFONDISCI LA NOTIZIA QUI: Diciottenne morto durante lo stage, Rete ATI Friuli: “Lorenzo non era in alternanza scuola-lavoro”

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Travolto da suv mentre aiuta figlio rimasto senza benzina, morto 60enne nel barese

(Adnkronos) - Un uomo di 60 anni è morto nella notte sulla strada tra Conversano e Cozze, in provincia di Bari, investito da una automobile, un suv, che poi ha proseguito la marcia. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Secondo una prima ricostruzione stava versando benzina nel serbatoio della vettura del figlio, che era rimasta

Sciopero trasporti 6 maggio 2024, quali sono i mezzi a rischio: orari e fasce garanzia

(Adnkronos) - Sciopero dei mezzi di trasporto oggi, martedì 6 maggio 2024. A proclamare la protesta in tutta Italia è l'USB Lavoro privato per rivendicare 'Salario, Sicurezza e Diritti' per la categoria. L’astensione dal lavoro del personale coinvolto è di 24 ore, anche se con modalità differenti a seconda dei territori, e riguarda bus, metro

“Lasciate Rafah est”: Israele ordina l’evacuazione di 100 mila civili con avvisi sui social e volantini

ROMA – Ordini di evacuazione per circa 100mila persone che si trovano in aree e sobborghi orientali di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, sono stati diffusi e sono tuttora diffusi dall’esercito di Israele.A comunicarlo un portavoce delle forze armate, Avichay Adraee, in un punto stampa con i giornalisti, come confermato dal quotidiano Times