Mafia, traffico di droga e armi: blitz con arresti a Catania

PALERMO – Operazione antimafia della polizia a Catania. In corso diversi arresti. Questi i reati contestati ai presunti componenti di un clan criminale: associazione mafiosa aggravata dall’uso delle armi, tentato omicidio aggravato, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante dell’uso delle armi, detenzione di droga ai fini di spaccio, ricettazione di armi, tentata rapina aggravata, tentata estorsione aggravata, evasione e favoreggiamento personale al traffico di droga. L’operazione, denominata ‘Third Family’, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania.

In carcere sono finite 21 persone, accusate di essere parte di una banda operante nel territorio di Adrano e collegata alla famiglia mafiosa dei Mazzei. Al vertice, secondo la Dda di Catania, ci sarebbe stato Cristian Lo Cicero, di 35 anni, uno dei 21 in arresto. Le indagini, andate avanti tra l’ottobre 2018 e il novembre 2019, si sono avvalse anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.

Secondo quanto emerso, Lo Cicero avrebbe approfittato di un vuoto di potere causato dalle divere operazioni di polizia che avevano decimato le compagini avversarie esistenti ad Adrano, come i clan Santangelo-Taccuni e Scalisi. In questo modo il presunto capo dell’organizzazione sarebbe riuscito a conquistare “notevoli spazi – è la tesi dei magistrati -, specie nel traffico e nello spaccio di droga”. Nelle sue attività Lo Cicero sarebbe stato aiutato dal fratello, Agatino, di 39 anni, anche lui in cella, e da altri cinque indagati, finiti anche loro in carcere. Nel corso delle indagini, a riprova della pericolosità e del controllo del territorio esercitato dagli indagati, sono stati effettuati numerosi sequestri di armi: cinque fucili, tre pistole e una bomba a mano. Sequestrate anche munizioni.

Documentato, inoltre, il tentato omicidio ai danni di due pregiudicati, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti, scaturito da contrasti connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ed era la droga il grande business del gruppo criminale smantellato dalla polizia: veniva smerciata ad Adrano ma anche in altri comuni delle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa. L’approvvigionamento della cocaina avveniva tramite appartenenti al clan Mazzei di Catania, mentre la marijuana veniva fornita attraverso dei canali albanesi. L’acquisto di eroina avveniva tramite dei contatti operanti nella provincia di Messina. Nel traffico era stabilmente inserita anche una famiglia di ‘caminanti’, nomadi di nazionalità italiana che gestivano una piazza di spaccio in contrada Zizulli, nelle campagne di Adrano. Un’altra piazza di spaccio, riconducibile al sodalizio criminale, era operativa tra le case popolari di Adrano, in via IV Novembre. Nel corso delle indagini sono stati effettuati 15 arresti in flagranza del reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sequestrati 600 grammi di cocaina, 1,9 chili di eroina, e 183 chili di marijuana, oltre a 2,8 chili di pastiglie di ecstasy. 

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