Governo, Conte rinvia i decreti sicurezza e famiglia a dopo le Europee

Tutto rimandato. Il premier Giuseppe Conte rinvia i due decreti voluti da M5S e Lega, su sicurezza e famiglia, a dopo le Europee. “Abbiamo convenuto di svolgere il Cdm nel primo giorno utile della prossima settimanaâ€�, dice davanti alle telecamere a Palazzo Chigi. Il capo dell’esecutivo, che si è accordato con i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, tenta così di abbassare i toni da rissa degli ultimi giorni.

Conte, peraltro, sottolinea che nell’ultima versione del decreto sicurezza voluto da Salvini, riveduta e corretta al Viminale, sarebbero superate le criticità emerse anche dal confronto con il Quirinale. Il premier, insomma, vuole tornare al suo ruolo di mediatore. Di Maio, in una nota diffusa poco dopo le parole di Conte, appoggia la sua linea: “Ora c’è tutto il tempo di lavorare insieme sui rimpatri, che sono una questione importante da affrontare con determinazione”.

La priorità per il M5S, invece, resta la famiglia. “Qualcuno dice ‘aspettiamo dicembre per quantificare questo miliardo di euro di risparmio dal reddito di cittadinanza’ – spiega Di Maio da Cosenza -. Io invece dico che è un’emergenza: l’Italia è l’ultimo Paese che fa figli in Europa, su baby sitter e pannolini dobbiamo aiutare chi vuole fare e chi ha figli”. Anche in questo caso però ci sono nodi da sciogliere: all’orizzonte c’è una legge di Bilancio che avrà bisogno di molte risorse, e il ministro dell’Economia è molto guardingo nel dare luce verde.

Le bandiere securitaria e famigliare, comunque, continueranno a sventolare durante i comizi delle due forze di governo, per venire issate su Palazzo Chigi un po’ più avanti. Il leader della Lega, pur avendo fatto la voce grossa nell’ultimo Cdm di questa settimana, non si straccia le vesti. Però qualche frecciatina la lancia. “Se qualcuno, per motivi non tecnici ma di altra natura, preferisce che venga approvato la settimana prossima, non mi do fuocoâ€�, spiega a ‘Porta a Porta’.

Il leader del Carroccio incassa con eleganza, ma traccia un’agenda precisa per le settimane post- voto. Dopo il ‘sicurezza bis’, bisognerebbe abolire l’abuso d’ufficio, che spesso paralizza l’attività dei sindaci. E, di fronte ad una vittoria del centrodestra in Piemonte, si dovrà andare avanti su Tav, senza se e senza ma. E il rimpasto? “Un voto alla Lega serve a cambiare l’Europa – taglia corto al Tg1 – io non voglio mezza poltrona in più, non cambierà niente e il Governo andrà avanti”.

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