Dal Mef via libera a esclusiva a Certares, Delta e Air France-Klm

Divisa la politica, attendisti i sindacati (tranne Usb contraria)
Roma, 31 ago. (askanews) – La lunga vicenda di Ita Airways sembra giunta a una soluzione, forse, definitiva. Il ministero dell’Economia ha infatti comunicato oggi di aver avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management, Delta Airlines e Air France-Klm la cui offerta, riferisce via XX settembre, “è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm dell’11 febbraio 2022”. Lo stesso ministero ha precisato che “alla conclusione del negoziato in esclusiva si procederĂ  alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”. La futura cessione di Ita subisce quindi una svolta parzialmente inattesa visto che la cordata rivale, formata da Msc e Lufhtansa sembrava la piĂą accreditata stando alle indiscrezioni dei mesi scorsi. Inevitabili e variegate le reazioni del mondo politico: cauto il deputato della Lega Edoardo Rixi, giĂ  vice ministro al Mit e responsabile dipartimento Infrastrutture della Lega secondo cui “a prescindere dalla scelta del soggetto con cui condurre la negoziazione, a noi interessa lo sviluppo e il rilancio di Ita con un piano industriale adeguato, piĂą che una gara di soliditĂ  sul carattere finanziario dell’operazione. Siamo anche preoccupati del fatto che – se confermato – l’offerta di Certares non preveda un partner industriale visto che Delta-Air France sarebbero presenti solo sul fronte delle alleanze. Il nuovo governo, nell’ambito delle prerogative riconosciute dalla procedura, valuterĂ  con grande attenzione tutti questi elementi”. Per Marco Silvestroni, deputato e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Trasporti, “solo un governo con una visione e una strategia comune può decidere il futuro della compagnia di bandiera. Le decisioni su un settore strategico per la Nazione spettano al prossimo esecutivo che uscirĂ  dalle urne, espressione della volontĂ  dei cittadini italiani che voteranno il 25 settembre. La tutela del lavoro dei dipendenti ITA e del comparto aereo deve essere tra le prioritĂ ”. Soddisfazione arriva dal Pd che per bocca di Andrea Casu, deputato Pd della commissione Trasporti e segretario Dem di Roma, sottolinea che “l’interesse della Capitale è l’interesse del Paese. La scelta del Mef è un passo avanti importante per consolidare e rafforzare il ruolo di grande hub di Fiumicino e garantire il futuro di Ita Airways e di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda”. Un deciso no è quello del M5S con la senatrice Giulia Lupo che definisce “miope” la scelta del governo: “Come da copione, il Mef anche oggi ha confermato la sua totale mancanza di conoscenza del mercato aereo. Come da manuale, lo stesso del periodo della trattativa con la UE, si è piegato al non sviluppo con una mediocre visione di sistema”. Piena approvazione da parte del leader di Azione, Carlo Calenda: “Non ho elementi per valutare se l’offerta Lufthansa fosse migliore di questa – scrive in un tweet -. Sono certo che il Governo ha scelto per il meglio. Ma la cosa importante è finalmente procedere alla vendita di una compagnia aerea che è costata ai cittadini una cifra spropositata. Bene! Finalmente”. Di segno chiaramente opposto le reazioni delle due cordate. Se per Lufthansa “l’offerta congiunta con MSC era e continua ad essere la soluzione migliore per ITA. Prendiamo atto della decisione del governo italiano di intraprendere una strada che consenta una maggiore influenza dello Stato e non preveda una completa privatizzazione di ITA”, sul fronte di Air France-KLM (che ha accolto “con favore” la decisione del Mef), si ricorda il “rapporto di lunga data con ITA e in precedenza con Alitalia. Insieme al suo partner di joint venture Delta Air Lines, Air France-KLM intende promuovere legami piĂą stretti con ITA e sviluppare la partnership commerciale esistente tra le compagnie aeree”. La compagnia franco-olandese aggiunge quindi che l’obiettivo è diventare “partner commerciale e operativo della compagnia aerea italiana, come parte del consorzio guidato da Certares. In questa fase Air France-KLM non sta investendo nella struttura del capitale di ITA. Tuttavia, il Gruppo Air France-KLM potrebbe prendere in considerazione, a medio termine, l’acquisizione di una partecipazione di minoranza in ITA. Attendismo (tranne che per la netta contrarietĂ  di Usb) si registra sul fronte sindacale che chiede compatto un confronto con l’esecutivo: “Chiederemo un incontro al Governo ed ai diretti interessati per comprendere il piano industriale della cordata su cui il Governo ha orientato la propria scelta” afferma la Filt Cgil che chiede impegni precisi su flotta e lavoro. La Fit-cisl “sottolinea come non si sia ancora arrivati a una svolta convincente e definitiva per finalizzare la trattativa che interessa Ita. Ci riserviamo, a questo stato della partita, un giudizio compiuto solo dopo aver conosciuto i dettagli del piano industriale elaborato dal Fondo Certares”. Chiede chiarezza anche la Uilt che sottolinea come il proprio obiettivo sia avere “la migliore soluzione industriale che sviluppi la compagnia sotto il profilo occupazionale, della flotta e valorizzi il lavoro dal punto di vista contrattuale, inserendo Ita Airways in un network intercontinentale che valorizzi i nostri hub aeroportuali nell’interesse dei lavoratori e del Paese”. Sulla barricate Usb secondo cui la cessione di Ita alla cordata con Air France-Klm costituisce “il danno dopo la beffa che premia i vettori che hanno soffocato Alitalia. “Tutto è estremamente aleatorio mentre è certa la distruzione inutile e suicida della compagnia di bandiera attraverso uno spezzatino che sta producendo migliaia di esuberi nelle cessioni dei rami d’azienda”. Infine, le principali sigle degli assistenti di volo e dei piloti riunite nella Fnta, ricordano come siano “indispensabili sinergie con partner industriali che garantiscano crescita e sviluppo sui mercati intercontinentali e per certo non sono sufficienti sinergie con partner finanziari” e chiedono una convocazione “urgente” dal governo “per spiegare le motivazioni della decisione e quali saranno le prospettive industriali che il Fondo Certares garantirĂ  ad ITA”.

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