Confronto Meloni-Letta. “Contro adozioni gay”, il leader dem: “Stato non norma l’amore”

Di Federico Sorrentino e Flavio Sanvoisin

ROMA – Confronto a tutto campo tra Giorgia Meloni e Enrico Letta ieri sera su Corriere.tv. Tanti i temi al centro del dibattito dei due leader, dall’ambiente ai diritti, ma quasi nessun punto d’incontro.

Una cosa pare certa però per il segretario Pd Enrico Letta: “non è possibile” in futuro fare un governo “con Fdi”. “Non abbiamo intenzione di aprire altre stagioni di governi di larghe intese”, ribadisce Letta.  “Il governo Draghi ha funzionato ed è stato tra i migliori che c’è stato. Un delitto averlo fatto cadere”, aggiunge il segretario Dem.

“Draghi ha funzionato? Cerchiamo di essere seri- risponde Meloni-, ha funzionato perché malgrado una maggioranza del 95% dei parlamentari portava addirittura la legge di bilancio fuori tempo massimo affinché il parlamento non avesse il tempo di valutarlo. Qualsiasi provvedimento era approvato con decreto. Non c’erano contrappesi, se vi piace così allora forse c’è un problema con la democrazia”. 

 LETTA: “DESTRA NEGAZIONISTA”. MELONI: “UN CONSERVATORE AMA LA TERRA”

Letta incalza quindi sul tema dell’ambiente “la posizione della destra è negazionista, è la posizione di Bolsonaro”.  “Le accuse di negazionismo sull’ambiente fanno ridere. Nessuno ama l’ambiente più di un conservatore, il conservatore ama la terra”, replica Meloni.

MELONI CONTRO ADOZIONI GAY, LETTA: STATO NON NORMA L’AMORE

Quindi una stoccata anche sui diritti, dopo la polemica su Peppa Pig e la coppia di genitori omosessuale che non è piaciuta a FdI:  “Lo Stato non norma l’amore”. “Non sto normando l’amore – replica Meloni – sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale, vuoi dire che mia madre non mi ha amato? Dico che oggi ci sono più coppie che vogliono adottare rispetto a bambini da adottare. Non c’entra niente qui la fobia”.  “Le unioni civili vanno bene cosi’. Non sono d’accordo sulle adozioni da parte di coppie omosessuali perché penso che ai bambini già in difficoltà bisogna garantire il massimo”, prosegue la leader di FdI.

IL PRESIDENZIALISMO

Pd contrario al presidenzialismo? “Non mi stupisce che chi è stato per 10 anni al governo senza aver vinto le elezioni osteggi chi vince”, dice Giorgia Meloni durante il confronto. Per Meloni, “negli ultimi 20 anni in Italia 11 diversi governi, uno ogni 2 anni, un’anomalia che c’è chi fa finta di non vedere. Io cerco una soluzione e vorrei un sistema che garantisse il vincolo tra eletto e elettore, e una stabilità che chi vince ha 5 anni per realizzare il suo programma. Abbiamo proposto il presidenzialismo alla francese mi non mi impicco su modello, bisogna affrontare la situazione. Il punto è: si è disposti a collaborare o no?”. Riusciremo a durare al governo? Credo di sì lo abbiamo dimostrato, lo facciamo a livello comunale e regionale. Siamo insieme per scelta e non per necessità. Noi possiamo raccontare una visione nostra, non siamo lì a dire votate noi per non far vincere centrosinistra”.

Per quanto riguarda la politica estera Meloni chiarisce: “Ho buoni rapporti con Orban ma il suo partito fino a ieri all’interno del Ppe era alleato di altri. Non è un partito interno alla famiglia dei conservatori. La postura italiana in Europa dovrebbe essere dialogante con tutti a partire dalla difesa dei propri interessi nazionali. In Europa c’è un problema di riequilibrio rispetto all’asse franco-tedesco . Per ripristinare l’equilibrio bisogna parlare con i paesi mediterranei, con la Francia e la Germania e anche coi paesi dell’Est”. 

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