Professionisti centrali per il rilancio dell’economia del paese

Il ruolo dei professionisti per il rilancio dell’economia del Paese è stato al centro del dibattito che ha animato il Cnpr Forum speciale «Obiettivi e strategie per ridare fiducia a cittadini e imprese nell’autunno più difficile degli ultimi 50 anni», promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili. Marcella Caradonna (presidente dell’Ordine dei commercialisti di Milano), ha ribadito la necessità di interventi urgenti a sostegno di famiglie e imprese; «L’Italia è storicamente un Paese di risparmiatori, ma questo non è stato sufficiente a tamponare l’emergenza economica. Ad oggi sono in molti a ritrovarsi in una situazione di sovraindebitamento. Dinanzi a questo scenario è necessario che la politica intraprenda delle decisioni sia emergenziali che strutturali in grado di dare immediata risposta alle necessità delle persone». A fargli eco Enrico Terzani, numero uno dell’Ordine dei commercialisti di Firenze): «A Famiglie e imprese, nelle attuali oggettive difficoltà, tra breve, arriveranno milioni di cartelle esattoriali (che erano state sospese a causa della pandemia). Queste notifiche fiscali rischiano di pesare in maniera determinante nel bilancio di famiglie, imprese e professionisti. Per questa ragione credo che saranno necessari interventi specifici che agiscano sul magazzino dell’Agenzia delle entrate riscossione e consentano ai contribuenti di pagare gli importi dovuti senza rischiare di finire sul lastrico». Sul tema della riforma fiscale si è soffermato Marco Cuchel (presidente dell’Associazione nazionale commercialisti); «La semplificazione deve essere il principio cardine per una riforma fiscale davvero efficace e duratura. Servono certezze dal punto di vista fiscale e, quindi, elaborare una riforma strutturale che possa essere mantenuta nel tempo, evitando di rincorrere interventi tampone che complicano e non semplificano la vita dei contribuenti. Per riuscire a elaborare una riforma simile è necessario un coinvolgimento, assiduo e organico, dei commercialisti nei tavoli decisionali e di confronto che daranno vita alla nuova riforma». Luca Asvisio (presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Torino), ha parlato della proposta di Flat Tax incrementale: «Per una riforma fiscale globale, la nostra categoria è particolarmente sensibile. Questi nodi vanno assolutamente sciolti e ritengo che il coinvolgimento dei commercialisti, che misurano ogni giorno il polso del Paese, sia essenziale per riuscire ad avere una riforma che risolva problemi e non ne crei di nuovi». Il coinvolgimento dei professionisti è un tema centrale anche per Giovanni Battista Cali (presidente dell’Odcec di Roma): «Ciò che è necessario rivedere sono i rapporti tra la nostra categoria e rAmministrazione Finanziaria. I commercialisti trovano sempre più difficoltà ad interagire con gli uffici sia periferici che centrali, che concentrano i loro sforzi nel raggiungimento degli obiettivi di budget e non verso un proficuo e costante confronto con la nostra categoria». Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione Cnpr); «Una delle preoccupazioni maggiori per la nostra categoria riguarda senza ombra di dubbio il Pnrr. In tanti, negli ultimi giorni, parlano di riscriverlo o di rinegoziarlo, ma ciò non dovrà influire negativamente sull’erogazione dei fondi. In particolare chi chiediamo quali scelte verranno fatte nel settore dell’energia che oggi tiene col fiato sospeso tantissime aziende, imprenditori e famiglie».

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