Ape social, allarme dei sindacati «Respinte otto domande su 10»

ROMA – Estendere il bonus per le assunzioni dei giovani anche ai lavoratori autonomi fino a 29 anni che aprono una partita Iva. E questo l’ultimo dossier al quale stanno lavorando i tecnici del Ministero dell’Economia e di Palazzo Chigi per estendere la platea dei destinatari di quello che sarà l’incentivo-chiave per il lavoro nel 2018.

Ma, proprio in queste ore conclusive del cantiere manovra, scoppia un’altra polemica non di poco conto: i dirigenti del patronato Inca-Cgil hanno lanciato l’allarme sulla gran quantità di richieste di Ape social che l’Inps ha respinto. E, addirittura, secondo fonti beninformate il diniego potrebbe oscillare tra il 70 e 1’80 per cento delle istanze: in pratica sarebbe stata accolta solo una domanda su quattro, al massimo una su tre.

La tabella di marcia dell’intera manovra economica è comunque alle battute finali. Oggi sarà varato il decreto legge fiscale, con la rottamazione-bis delle cartelle estesa ai ruoli fiscali e contributivi pendenti dal primo gennaio al 30 settembre 2017 (pagamento in massimo cinque rate di pari importo, da pagare nei mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre e febbraio 2019).

Tra domenica sera e lunedì la legge di Bilancio. Un pacchetto che secondo il premier Paolo Gentiloni dovrà servire per «incoraggiare la ripresa», evitando effetti depressivi, con la cancellazione dell’aumento dell’Iva e la non previsione di nuove tasse. In linea di massima i capitoli della manovra sono definiti e le ultime novità riguardano la proroga al 2018 del bonus per i 18enni da 500 euro per la cultura, la possibile previsione di detrazioni per gli abbonamenti ai mezzi pubblici e l’estensione del bonus sulle assunzioni stabili dei giovani (dimezzamento dei contributi per tre anni, totale esenzione al Sud) anche agli autonomi. Confermate in larga parte le altre misure: dalla revisione del super ticket da 10 euro sulla diagnostica e specialistica al rafforzamento degli assegni per i figli a carico, con l’innalzamento della soglia di reddito entro la quale si ha diritto alle detrazioni da 2.840 euro a 4-5.000 euro l’anno. In ballo anche l’apertura della raccolta dei diritti d’autore, senza l’intermediazione della Siae.

Veniamo, infine, all’Ape social. Ebbene, i lavoratori che nelle prossime settimane – il 15 ottobre la graduatoria – avranno accesso all’anticipo gratuito potrebbero essere molti meno rispetto alle 66.409 domande arrivate all’Inps a luglio. Per i sindacati , e, principalmente, per 1 inca-Cgil la drastica sforbiciata sarebbe il frutto di una interpretazione della norma «molto restrittiva» da parte dell’Inps: per esempio quando non si è considerato disoccupato chi aveva lavorato con i voucher o anche quando non si è valutata la contribuzione maturata all’estero.

E non basta a placare le acque la spiegazione fornita dall’Istituto previdenziale: applichiamo le leggi e i regolamenti, come concordato con il Ministero del Lavoro. E anche questo capitolo intricato finirà al centro dell’incontro di lunedì mattina tra governo e sindacati. Un versante, quest’ultimo, che entrerà nella manovra proprio con l’allargamento dei requisiti per l’Ape per le lavoratrici con figli. Mentre rimane aperta la possibilità, sollecitata dai sindacati, di rinviare a dopo le elezioni la decisione sull’aumento dell’età pensionabile per effetto dell’aspettativa di vita.

Claudia Marin
Fonte: “Quotidiano Nazionale”
Foto Manuale di Lavoro

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Cancro alle ovaie causato dal talco: da Johnson & Johnson sei miliardi per chiudere le cause

ROMA – 6,5 miliardi di dollari. Tanto ha deciso di mettere sul tavolo Johnson & Johnson, per risarcire le donne che si sono ammalate di mesotelioma (cancro alle ovaie derivato dall’amianto), dopo aver utilizzato alcuni dei suoi prodotti. In particolare, l’azienda è accusata di aver utilizzato amianto per la produzione del talco, suo articolo di

Europee, Bonaccini: “Renzi punta al quorum, Meloni vuole un referendum su se stessa”

BOLOGNA – Matteo Renzi e Carlo Calenda si candidano alle europee “per cercare di superare il quorum”. Elly Schlein “per dare una mano al Pd” a ottenere voti. E Giorgia Meloni lo fa “per cercare un referendum su stessa”, visto che intorno a sè “ha un Governo che non riesce a realizzare le promesse”. A

Tornano nelle piazze i Cuori di biscotto di Fondazione Telethon

Il 4 e il 5 maggio "Io per lei", Campagna che celebra le mamme "rare" Roma, 2 mag. (askanews) – Anche quest'anno, torna la campagna "Io per Lei" di Telethon dedicata alle mamme, da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent'anni fa dall'appello di un gruppo di mamme dell'Unione Italiana Lotta alla Distrofia