La scommessa vinta dell’Albo unico dei commercialisti

William Santorelli, per 20 anni presidente dei ragionieri, scomparso ieri William Santorelli, per 20 anni (1988-2008) presidente del Consiglio nazionale dei ragionieri, si è spento ieri a Fano. Classe 1943, era un professionista di successo, ma soprattutto è stato il leader della sua famiglia professionale, un dirigente di categoria capace di lavorare insieme alle altre professioni. Santorelli è riuscito con intelligenza, fermezza, prudenza e tenacia, a traghettare i ragionieri – regolamentati con un decreto del 1957, quasi gemello rispetto a quello dei dottori commercialisti – nel nuovo Albo unico dei (dottori) commercialisti e degli esperti contabili. Ragionieri e dottori, separati nel 1957 dal percorso universitario, hanno dato vita alla professione unica al termine di un tormentato confronto, acceso dopo la riforma dei percorsi universitari e nel quadro del dibattito sulla liberalizzazione delle professioni. Le fila dei ragionieri, da tempo, languivano di nuove leve, soprattutto dopo la scelta, compiuta agli inizi degli anni Novanta, di condizionare l’accesso a un titolo di studio triennale post secondario, seguito dal tirocinio professionale. Santorelli ha avuto il coraggio del cambiamento e ha negoziato per i ragionieri un posto di pari dignità rispetto ai dottori nel nuovo Albo unico. Ha avuto la fermezza di superare ricorsi al Tar, ripensamenti della controparte, paure dei suoi iscritti. Il decreto 139/2005 «prevede la soppressione dei Consigli nazionali dei ragionieri e dei dottori commercialisti e la contestuale istituzione dell’ente pubblico non economico denominato Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Quindi – spiegava Santorelli nel 2006 – l’Albo unico rapresenta la naturale evoluzione di entrambe le professioni economiche». Un’operazione così importante, quella dell’Albo unico, da essere slegata- proprio da Santorelli – rispetto alla questione previdenza e della Cassa unica che poteva diventare un ostacolo insormontabile rispetto al nuovo assetto professionale. Ieri Santorelli è stato ricordato da MassimoMiani, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti come «una delle figure più autorevoli della storia della nostra categoria e di quella del sistema ordinistico italiano. Nel corso della sua lunga presidenza, si è costantemente adoperato per la crescita culturale e professionale dei ragionieri e per mettere le loro competenze al servizio del sistema fiscale ed economico del nostro Paese». «La sua lunga attività in favore della categoria e la sua capacità di interloquire in maniera equilibrata e fattiva con la politica e le istituzioni, sono un esempio – ha concluso Miani – che terremo sempre presente».

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