L’esigenza del mercato del lavoro è quella di avere professionisti giovani, preparati, al passo con le tecnologie e gli strumenti digitali del momento. L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha mostrato la necessità, oggi, di poter contare su figure professionali native digitali, che possano sfruttare al meglio le possibilità offerte dal mondo del web. Ma per avere giovani formati e preparati per il mondo del lavoro occorrerebbe un cambio radicale alla base. L’università di oggi va rivista e potenziata. Occorre un percorso di studi che prepari i laureandi anche dal punto di vista ‘pratico’ così da avere, al termine del ciclo, figure pronte all’azione, competenti e aggiornate.
“Le lauree professionalizzanti e abilitanti sono uno strumento estremamente importante per consentire un rapido accesso al mondo del lavoro di giovani con competenze sia teoriche che applicative. Un percorso che cercheremo di fare insieme anche agli esperti contabili per dare nuove prospettive e una nuova visione di Paese”. Questo l’annuncio di Gaetano Manfredi, ministro dell’Università, nel corso del webinar organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Esperti Contabili, sul tema della formazione universitaria dei professionisti e dell’accesso al mondo del lavoro.
“Bisogna dare valore alle professioni – ha proseguito il ministro Manfredi – in quanto facilitatrici dell’accesso al lavoro. Un aspetto che si inquadra in un discorso ben più ampio di una loro rivisitazione alla luce della necessità del Paese di essere sempre più competitivo nel campo dei servizi avanzati di cui i professionisti sono i principali operatori. In un mondo che cambia, la professione deve stare al passo delle nuove necessità, accompagnando le imprese nei percorsi di digitalizzazione e di conquista dei nuovi mercati. In poche parole le professioni cambiano pelle parallelamente all’aumento degli standard loro richiesti. Una modernizzazione che esige risposte concrete anche sul piano pratico. Da anni ho posto il tema della laurea abilitante, da tutti sostenuto a parole ma mai applicato fino in fondo tra rinvii e resistenze di ogni genere. Oggi si impone la necessità di questo grande cambiamento che arricchisce le competenze del laureato dotandolo di maggiore esperienza sul campo e riducendo, al tempo stesso, i tempi di ingresso nel mercato del lavoro”.
Musica per le orecchie del presidente della Cnpr, Luigi Pagliuca, che ha subito colto l’assist del ministro: “Per noi è fondamentale avere la possibilità di aiutare gli esperti contabili, figura professionale nuova che ha tutte le caratteristiche per dare lavoro ai giovani, attraverso percorsi formativi mirati a poter intraprendere subito la professione. In tre anni gli studenti sono in grado di ottenere il know-how sufficiente a misurarsi da subito con le esigenze dei clienti. Stiamo parlando di studenti che sono nativi digitali competenti in materia fiscale ma anche nelle materie informatiche. L’emergenza Covid ci ha favorito in questo senso incentivando l’utilizzo delle nuove tecnologie e lo smart working. I giovani hanno su questi temi uno sprint in più. Adesso bisogna agevolarli ad entrare nel mondo del lavoro rispondendo alle esigenze del mercato. Cosa che può avvenire solo attraverso i tirocini professionalizzati”.
L’esigenza di avere professionisti al passo con le continue innovazioni è stata sottolineata anche da Luigi Capuozzo, presidente dell’Unione commercialisti ed esperti contabili di Milano: “Abbiamo avuto un forte impatto come professionisti con l’emergenza economica e sanitaria scaturite dal Covid19. Siamo rimasti in campo al fianco delle imprese grazie anche alla nostra preparazione universitaria e all’esperienza sul campo. Proprio per questo siamo favorevoli alla proposta del ministro Manfredi che, secondo me, porrà fine al paradosso della ricerca da parte delle aziende dei ‘giovani con esperienza’”.