Casse in autonomia sulle iscrizioni

Le regole delle iscrizioni dei professionisti? A deciderle è la Cassa di previdenza (di categoria), che ne ha l’autorità, indipendentemente dal reddito dei soggetti. Ed in virtù della sua «legittima espressione di esercizio dell’autonomia regolamentare» dell’Ente, così come risultata «all’esito della sua privatizzazione». È quel che si legge nella recente sentenza n. 4568/2021 della Corte di Cassazione, sez. Lavoro, e che incassa il plauso della Cassa geometri poiché, dichiara il presidente Diego Buono, con questo pronunciamento, i magistrati «superando il proprio precedente orientamento» (espresso con sentenza n. 5375/2019, ndr), sono ora arrivati «finalmente» a «confermare la potestà regolamentare in ordine ai criteri iscrittivi» degli Istituti pensionistici privati (istituiti ai sensi dei decreti legislativi 509/1994 e 103/1996). E tutto ciò, incalza, «sposando la tesi che da sempre la Cassa sostiene, ossia che l’iscrizione all’albo professionale sia condizione sufficiente per rendere obbligatorio» l’inserimento negli elenchi dell’Ente previdenziale, «anche quando la professione sia svolta in maniera non continuativa». Per Buono, dunque, stando a quanto stabilito dalla Suprema Corte, c’è da evidenziare come «l’ipotetica natura occasionale dell’esercizio della professione» costituisca un elemento «irrilevante» per ciò che concerne il vincolo dell’iscrizione, nonché del «pagamento della contribuzione minima». Ne deriva, come sottolineato nella sentenza, che «per i soggetti tenuti all’iscrizione alla Cassa non rileva la mancata produzione effettiva di reddito professionale, essendo, comunque, dovuto un contributo minimo, e ciò in ogni caso», pertanto pure «nell’ipotesi di dichiarazioni fiscali negative». Il plauso del vertice della Cassa geometri viene, infine, esternato anche in considerazione del fatto che, «per la prima volta, la Cassazione entra nel merito dell’attività che la Cassa svolge per contrastare l’elusione contributiva e la concorrenza sleale» verso chi effettua i versamenti regolarmente, «facendo finalmente chiarezza».