Il Superbonus a rischio flop

Il rischio che il Superbonus 110%, misura introdotta dal Decreto Rilancio lo scorso maggio 2020 per agevolare i lavori di efficientamento energetico degli immobili e per quelli di adeguamento sismico e rimozione dell’amianto, diventi un boomerang per il governo italiano è sempre più concreto. Pensato per dare ossigeno al comparto dell’edilizia, nella pratica si sta rivelando un vero e proprio supplizio per chi ne potrebbe beneficiare e per i professionisti chiamati a istruire le pratiche. L’allarme è stato lanciato in maniera bi-partisan nel corso del Forum on line “Superbonus 110%, l’edilizia fa da traino all’economia” organizzato dalla Cassa dei ragionieri commercialisti e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, dove si è discusso anche della riforma del lavoro e di quella fiscale oltre che sui temi dell’equo compenso. Dal dibattito animato da Alberto Gusmeroli (Lega), vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Lucia Albano (parlamentare di Fratelli d’Italia in commissione Finanze a Montecitorio), Claudia Porchietto (Forza Italia) anche lei componente della Commissione Finanze e dalla deputata Dem Chiara Gribaudo (neo eletta in segretaria nazionale del Pd e membro della Commissione Lavoro), è emersa la necessità di procedere nel più breve tempo possibile, da un lato, ad una semplificazione delle procedure; dall’altro di dotare i comuni, l’Agenzia delle Entrate e gli stessi professionisti di tutti gli strumenti necessari a rispondere in modo tempestivo e concreto all’enorme richiesta degli aventi diritto. I numeri impongono queste modifiche. Una misura entrata in vigore a luglio 2020 che, ad oggi, conta pochissimi cantieri aperti. Di “bizantinismo” della normativa relativa al Superbonus ha parlato Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cnpr: “Applicare in concreto la misura è difficile, si è deciso di creare difficoltà gigantesche ai potenziali utilizzatori. Ancora una volta ha prevalso questa per versa volontà, tutta italiana, di voler normare tutto. Anche l’impossibile. Gli incentivi fiscali sul provvedimento rappresentano un’occasione d’oro, ma così com’è non va. Serve una semplificazione strutturale profonda ed efficace”. Sulla stessa linea Antonio Moltelo, consigliere dell’Istituto nazionale degli Esperti contabili: “L’agevolazione è una misura che deve dare linfa vitale all’economia italiana. Ma si deve fare di più nell’ottica della semplificazione delle procedure. Lo chiedono i professionisti coinvolti e i loro clienti. Non aiuta trovarsi a fare i conti con iter lunghi e pieni di contraddizioni che rischiano seriamente di far desistere tanti aventi diritto”.

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