Covid, Speranza: “Cambiare le regole del coprifuoco? Sarà la scienza a guidarci”

ROMA -Cambiare le regole del coprifuoco? “Se ci saranno le condizioni io sarò il più felice di tutti a che si facciano dei passi in avanti perché il nostro obiettivo è tornare alla vita prima del covid. Ma si potrà fare quando ci saranno le condizioni, con prudenza e con cautela, se no rischiamo di fare dei passi indietro. L’evidenza scientifica è quella che ci guiderà anche nelle prossime scelte”. Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Domenica In su Raiuno.

OCCORRONO FIDUCIA E PRUDENZA, NON VANIFICARE SACRIFICI

Nei prossimi giorni “occorrono due cose, fiducia e prudenza, ed evitare assembramenti perché il virus ancora circola ed è un nemico molto insidioso. Dobbiamo evitare di tornare indietro vanificando i sacrifici delle scorse settimane”. Speranza lo dice parlando del fatto che da lunedì 26 quasi tutta Italia torna in giallo.

“Ci sono due parole che devono guidarci nelle prossime giornate- spiega- da un lato fiducia, perché le misure adottate stanno funzionando e lentamente potremo piegare la curva dei contagi, e dall’altro abbiamo una campagna di vaccinazione che va avanti in maniera sempre più rapida e veloce. Dobbiamo essere prudenti e valutare il quadro giorno dopo giorno. È vero che stiamo meglio rispetto a qualche settimana fa, ma abbiamo ancora tante persone contagiate, tante in terapia intensiva e tanti decessi. Ci possiamo permettere alcune cose perche’ la campagna vaccinale sta accelerando”.Il ministro conclude: “Da domani serve un doppio atteggiamento: guardare con fiducia alle prossime settimane perché potremo permetterci cosa che prima non potevamo permetterci, ma serve massima prudenza e soprattutto rispettare le norme fondamentali”.

I VACCINI PROTEGGONO DALLA MAGGIOR PARTE DELLE VARIANTI

“Sì, i vaccini proteggono dalla stragrande maggioranza delle varianti, ci sono studi in corso su alcune varianti, gli approfondimenti non ci danno ancora una certezza assoluta, ma ci sono altri vaccini in fase di studio”.”Io sono convinto che alla fine vincerà l’uomo- aggiunge il ministro- ma abbiamo bisogno ancora di lavoro, di gestione e gradualità senza fare passi troppo lungi di cui poi potremmo pentirci”.

GREEN PASS PUO’ ESSERE INCENTIVO A VACCINARSI

Il green pass “può rappresentare anche un incentivo alla vaccinazione”.

MEDICI NO VAX UN’ECCEZIONE MA LINEA GOVERNO È CHIARA

I medici no vax? “Sono eccezioni, sono quelli che hanno atteggiamenti sbagliati. Ma il Governo ha scelto una linea molto netta: se vuoi continuare a fare il medico dove ci sono i più fragili devi vaccinarti”.

HO 42 ANNI, PRIORITÀ A OVER 60 E ASPETTERÒ MIO TURNO PER IL VACCINO

“Io ho 42 anni e noi ci siamo dati una regola che io rivendico con forza: cioè partire dalle persone che hanno più anni perché lì si sono riscontrati i maggiori decessi, il 60 per cento tra chi aveva più di 80 anni e il 95 per cento delle persone che hanno perso la vita ha più di 60 anni. Allora la priorità assoluta per tutti noi è vaccinare tutti quelli che hanno più di 60 anni perché quando avremo vaccinato tutte quelle persone avremo un crollo della mortalità e meno occupazioni di posti letto in terapia intensiva e area medica. Un attimo dopo aver vinto quella sfida, io credo che ci saranno le condizioni per aprire a tutte le altre fasce generazionali. Io sarò felicissimo di potermi vaccinare appena possibile”. “La priorità in questo momento – conclude Speranza- sono le persone che possono perdere vita se incontrano il virus. Quindi io sono ansioso, spero arrivi presto quel giorno anche per me, ma è giusto che in questo momento si vaccini prima chi rischia di perdere la vita. A 42 anni si può ancora aspettare qualche giorno”.

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