Fondazione italiana endometriosi: “Pochi fondi per la ricerca, sofferenze per 3 milioni di donne”

ROMA – “Non si pensa abbastanza all’endometriosi. I finanziamenti per la ricerca necessari a trovare una cura a questa malattia sono ridotti all’osso. Gli studi in corso sono diversi ma non possono essere conclusi e i 3 milioni di donne malate in Italia continuano ad avere forti sofferenze”. Il grido d’allarme arriva da Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione italiana endometriosi, che nelle prossime settimane sarĂ  al lavoro su nuove terapie promettenti per debellare la malattia.

“La ricerca scientifica sull’endometriosi è molto sottofinanziata, contiamo fondi dedicati di duecento volte inferiori rispetto ad altre malattie croniche come l’Alzheimer. L’obiettivo è concludere gli studi per aiutare le pazienti e restituire loro una qualitĂ  della vita migliore”, aggiunge l’esperto.

LEGGI ANCHE: Tre milioni di italiane con endometriosi: novitĂ  tra ricerca, diagnosi e terapie

“La Fondazione italiana endometriosi è nata allo scopo di implementare la ricerca scientifica sull’endometriosi in Italia, ancora senza cura e con un ritardo diagnostico inaccettabile di circa 8 anni- spiega il Prof. Signorile- Fino ad oggi abbiamo raggiunto risultati scientifici di grande risalto: abbiamo individuato l’origine della malattia in un disturbo nella formazione dell’apparato genitale del feto, causato da sostanze inquinanti in grado di oltrepassare la placenta; abbiamo messo a punto il progetto nutrizionale, nato dall’intuizione di una dieta terapeutica basata sulla riduzione di cibi pro infiammatori e dall’aumento di cibi anti infiammatori, per abbattere i sintomi della malattia; stiamo per concludere lo sviluppo di un test diagnostico su sangue che potrebbe rilevare la malattia giĂ  in fase precoce, risparmiando anni di sofferenze”.

LEGGI ANCHE: All’origine dell’endometriosi inquinanti in gravidanza: ecco come difendersi

Ma non solo: sono infatti in corso diversi progetti, promettenti per individuare terapie utili a guarire la malattia. “Innanzitutto il progetto genomico- osserva l’esperto- che serve a scoprire quali e quanti geni vengono coinvolti nell’endometriosi. Poi il progetto clinico: mai fino ad oggi è stato fatto uno studio organico sulla clinica dell’endometriosi, per individuare i dati statistici che caratterizzano la malattia. Infine abbiamo creato una community online, un luogo di confronto e informazione, per supportare le pazienti. La ricerca – conclude il Prof. Signorile – ha i suoi tempi e le sue difficoltĂ  ma quest’anno contiamo di avere nuovi prodotti, presidi e orientamenti da sfruttare per combattere in maniera sempre piĂą efficace questa complessa malattia. Per raggiungere il traguardo la ricerca deve essere finanziata”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

‘I soliti ignoti’ trasloca con Amadeus? Rai: “Trattative in corso”

(Adnkronos) - Non ci sarebbe ancora nulla di definitivo e la partita sarebbe dunque aperta in casa Rai riguardo alle sorti del format 'I Soliti ignoti', il game show di Rai 1 presentato da Amadeus, che indiscrezioni di stampa, ultima in ordine di tempo, quella de 'Il Foglio', vedrebbero 'seguire' il conduttore alla Nove. Secondo il

Per Carlo II un Coronation roll ‘vegano’: sarĂ  di carta e non di pelle

(Adnkronos) - A re Carlo III e alla regina Camilla è stato presentato il resoconto ufficiale dell'Incoronazione stampato su carta e non su pelle animale, per la prima volta da quando la tradizione ebbe inizio nel 1308. Alla coppia reale è stato mostrato il Coronation roll lungo 21 metri a Buckingham Palace prima dell'anniversario della

“Antivirali, vaccini e vigile attesa”, così ci si prepara a rischio pandemia aviaria

(Adnkronos) - Da inizio aprile gli Usa, dopo il rilevamento dell'influenza aviaria A H5N1 ad alta patogenicitĂ  negli allevamenti di bovini da latte di alcuni Stati e un collegato caso umano (un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas), si interrogano sul rischio di ulteriori sviluppi della situazione. Si valutano gli scenari peggiori: che il virus