ROMA – Il Polo Acquatico di Ostia, il Centro Federale dove vivono, si formano e si allenano i grandi campioni del nuoto e della pallanuoto diventa un hub da 150mila vaccini: in accordo con Regione Lazio e la Asl Roma3, la Federazione Italiana Nuoto – concessionaria del Polo Natatorio da parte di Roma Capitale – ha infatti individuato l’area operativa che sarĂ allestita nella zona ovest dell’impianto, con un grande ambiente coperto per accoglienza, triage, vaccinazione e osservazione, uffici per medici, paramedici e operatori e parcheggio scoperto. I locali riservati alle vaccinazioni saranno del tutto separati da quelli funzionali a raduni e allenamenti degli atleti di interesse nazionale con l’accesso a piscine, palestra, foresteria, punti ristoro e riunioni.
L’hub vaccinale sarĂ inaugurato lunedĂŹ 3 maggio alle ore 10.30 e resterĂ aperto sino a dicembre, con una dotazione di 10 cabine operative per 12 ore al giorno, per una stima di 600 vaccinazione quotidiane.
BARELLI: CON HUB IN CENTRO FEDERNUOTO OSTIA SERVIZIO A CITTADINI
“Siamo felici che il Polo Acquatico di Ostia sia stato ritenuto idoneo per offrire un ulteriore servizio alla cittadinanza”. CosĂŹ il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, commenta la destinazione di una parte del Centro federale sul litorale di Roma ad hub per la somministrazione dei vaccini conto il Covid. “Nel corso degli anni il Centro Federale è entrato in contatto con tantissime famiglie e realtĂ locali attraverso l’insegnamento e la pratica delle discipline acquatiche, l’organizzazione di eventi sportivi nazionali ed internazionali, la formazione di campioni come Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti che hanno conquistato medaglie piene di orgoglio italiano, generando emulazione tra i giovani e aggregazione tra appassionati e tifosi”, ha aggiunto Barelli. “Adesso abbiamo sentito l’esigenza di porre in atto una sinergia con le autoritĂ sanitarie che apparentemente potrebbe sembrare estranea ai compiti federali ed invece nel corso dell’ultimo anno ha assunto carattere di urgenza perchĂŠ contribuire a velocizzare i processi di vaccinazione significa anticipare il ritorno alla normalitĂ ”.
Secondo il presidente della Fin “ogni giorno guadagnato ha un valore inestimabile. Il Covid ha condizionato drammaticamente tantissimi settori della vita; lo sport è uno di questi. Le societĂ sportive e i gestori di impianti non riescono neanche piĂš a contare le perdite tanto economiche quanto di tesserati. Ciò significa meno praticanti, meno sport, meno benessere, ovvero maggiore sedentarietĂ psichica e fisica con aggravio sulle casse dello Stato per la sanitĂ . C’è chi è fallito, chi resiste, ma impiegherĂ anni per tornare alla normalitĂ com’era intesa 15 mesi fa. Il vaccino- conclude Barelli- è il lasciapassare per riportare indietro le lancette dell’orologio il prima possibile e per limitare i danni provocati che senza il concreto sostegno dello Stato resteranno irreparabili”.
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